Nicolas Moreno De Alboran è un tennista americano (ma di origine e di scuola tennistica spagnola) classe 1997 che sta piano piano emergendo nei circuiti Challenger.
Nicolas, dopo aver vissuto in Inghilterra da ragazzino, torna negli Stati Uniti per il college alla UC Santa Barbara. Lì partecipa al campionato NCAA e si contraddistingue come uno dei migliori tennisti. Da lì la rampa di lancio che lo catapulta nel circuito maschile, diventando pro nel 2019. Le influenze americane e spagnole lo hanno fatto diventare un tennista che si adatta perfettamente a superfici come terra e cemento: un ottimo servizio, abbinato a dritto e rovescio a due mani molto potenti, senza dimenticare la solidità da fondo campo.
“Nico” ha vinto 3 titoli ITF e quest’anno ha raggiunto una finale nel Challenger di Salinas. Questi miglioramenti lo hanno portato fino al suo best ranking alla posizione 240, ma ci sono ancora grandi margini di crescita.
Abbiamo incontrato, in esclusiva, Nicolas al Challenger di Cordenons, dove ha raggiunto la semifinale prima di arrendersi alla rimonta di Andrea Vavassori.
- Sei soddisfatto della tua prestazione al torneo di Cordenons, oppure speravi in qualcosa di più, visto anche che eri un set avanti con Vavassori (match di semifinale, ndr)?
“È stato un buon torneo per me. Mi sono strappato gli addominali giocando a Wimbledon e sono rimasto fuori per quasi due mesi senza competere. Ho perso molti punti e posizioni, quindi tornare dall’infortunio e fare semifinale è un buon risultato per me. Ovviamente voglio sempre vincere tutti i miei match e mi sarebbe piaciuto andare avanti, ma devo anche apprezzare com’ero un paio di settimane prima.”
- Cordenons è stato il terzo torneo degli ultimi 5 (al tempo dell’intervista, ndr) che hai giocato in Italia. Ti piace giocare qui?
“Mi piace giocare in Italia. Vivo a Madrid e Italia e Spagna sono molto simili. Mi piacciono il cibo, le persone, i luoghi. Mi sento come a casa e se posso, cercherò sempre di giocare qui.”
- Cosa vuoi dire ai tifosi italiani che non ti conoscono ancora?
“Non ho giocato molto in Italia quando ero nel circuito junior ma mi piace molto venire qui, quindi mi vedranno sempre di più d’ora in poi. Spero un giorno di giocare il Masters di Roma!”
- Sei diventato un tennista professionista attraverso l’NCAA: rispetto ai giocatori professionisti che non hanno seguito il tuo stesso percorso, l’evidente svantaggio è che sei entrato nel tour più tardi. Quale pensi che sia il vantaggio nell’intraprendere questo “viaggio tennistico”?
“Penso che il tennis collegiale sia un fantastico modo per crescere come giocatore e come persona. Ti insegna molto su te stesso: come organizzare il tuo tempo, la tua carriera, come diventare indipendente, ti aiuta veramente a maturare. Penso che ogni percorso è diverso e questo rende tutto ancora più unico. Non mi metto a confronto con giocatori più giovani che sono top 100 o top 50 e come ci sono arrivati. Voglio godermi il viaggio e al termine della giornata mi sento privilegiato a poter viaggiare per il mondo e giocare lo sport che amo. Penso che che il vantaggio più grande è che quando raggiungerò la top 100 o top 50, me lo godrò ancora di più!”
- Sei un tennista americano, con origini spagnole a questo ti fa giocare bene, sia su cemento che su terra. Però, qual è la tua superficie preferita?
“Non so quale superficie mi piace di più. Gioco bene su entrambe, cerco di adattare il mio gioco su qualunque superficie io stia giocando. Credo che ora che vivo in Spagna, devo divertirmi un po’ di più sulla terra.”
- Hai raggiunto il terzo turno di qualificazione a Wimbledon, ad un passo da giocare il tuo primo Slam. Ora è tempo delle qualificazioni degli US Open. Ti senti pronto per l’evento nella tua città natale? Giocherai tornei sul duro per prepararti al meglio?
“Non ho giocato gli US Open perché sono sceso in classifica causa infortunio, ma spero di poter essere lì il prossimo anno.”
- Qual è il tuo più grande sogno tennistico?
“Mi piacerebbe molto vincere molti tornei ATP e fare bene nei tornei del Grand Slam.”
- Chi è il tuo idolo? E chi credi che sia il GOAT nel tennis?
“Novak, Rafa, Federer, Del Potro, Murray e Ferrer sono i tennisti dai quali mi ispiro. Novak è il GOAT.”
Attualmente Nicolas è impegnato ai quarti di finale del Challenger di Braga e si sta riavvicinando al suo best ranking. Noi di Tennis Circus cogliamo quindi l’occasione di augurargli il meglio per questa stagione e per la sua carriera!