“E questo da dove diavolo spunta fuori?” si saranno chiesti non solo gli spettatori del Pala Agnelli di Bergamo, ma anche alcuni dei tennisti presenti in tabellone, dopo aver visto questo giovane 17enne vincere il primo set contro Salvatore Caruso nel match di sedicesimi di finale del Challenger bergamasco. E probabilmente molti, nel cercare informazioni su di lui, saranno rimasti sorpresi dal fatto che la sua attività junior è pressochè inesistente. Il motivo è presto detto: Jannik Sinner, nel 2018, ha fatto la scelta radicale di abbandonare, con quasi due anni di anticipo, il circuito junior, ed iniziare, invece, a farsi da subito le ossa nei tornei semi-professionistici o professionistici. Ovviamente, con la consapevolezza che soprattutto all’inizio, le sconfitte sarebbero state molte, ma a beneficio di tanta, tanta esperienza nel confrontarsi da subito con il mondo del professionismo. Guardando i risultati di questa settimana, non possiamo non affermare che quella scelta, così radicale e inusuale, stia iniziando a dare i suoi frutti.
Fino a una settimana fa, parlando di tennis azzurro a livello junior, non si facevano che i nomi di Lorenzo Musetti e Giulio Zeppieri, grazie al loro ranking ITF junior e agli eccellenti risultati ottenuti negli Slam. Eppure, Jannik Sinner era già, senza fare “rumore”, avanti a loro, poichè aveva già una classifica Atp, per la precisione al n. 543, frutto del suo primo, e fino a Lunedi scorso, unico, match vinto a livello Challenger, ad Ortisei lo scorso Ottobre. Questa settimana, la FIT ha assegnato, per il Challenger di Bergamo, tre wild card: a Musetti, Zeppieri, e appunto, Sinner. E mentre i primi due sono usciti subito al primo turno, pur ben figurando, il giovane altoatesino ha sfruttato al meglio l’opportunità, rendendosi protagonista di una settimana da incorniciare e spingendosi addirittura fino alla finale, battendo gente del calibro di Galovic, n. 194 Atp, e poi, nei quarti di finale ed in semifinale, dominando per 6/2 6/3 contro Gianluigi Quinzi, n. 150 Atp, e ieri sera contro Tristane Lamasine, n. 301 Atp.
Comunque vada la finale di oggi contro Roberto Marcora (in programma alle 16:30, visibile gratis in streaming dal sito web Atp Challenger Tour), l’Italia del tennis non può che sfregarsi le mani nella consapevolezza che un giovane talento sta sbocciando: da domani Sinner sarà almeno al n. 358 del ranking Atp (salirebbe al n. 324 in caso di vittoria), con un balzo in avanti di quasi 200 posizioni; sarà il primo tennista classe 2001 a raggiungere la finale di un torneo Challenger; e sarà il tennista under 18 migliore del mondo, secondo la classifica Atp.
La sua storia e la sua provenienza non possono non ricordare quelle di Andreas Seppi. Altoatesino come Andreas, Jannik inizia a giocare a tennis a 4 anni, e pur cavandosela egregiamente anche nello sci, decide che il tennis potrebbe diventare la sua vita. Ha la fortuna di conoscere Massimo Sartori, e prende la scelta coraggiosa di trasferirsi all’Accademia di Riccardo Piatti a Bordighera, allorchè ha ancora 14 anni e praticamente non parla italiano! Ovviamente i primi tempi sono duri, ma il ragazzo si ambienta, impara la lingua, e trova a Bordighera una seconda famiglia, in un ambiente stimolante poichè circondato da tanti altri campioni, e in cui può lavorare sotto gli occhi di gente esperta e del suo coach Andrea Volpini. Si fida ciecamente dei suoi coach, che ancora decidono per lui la programmazione dei tornei, dichiara di puntare più a migliorare il suo livello di gioco che a pensare alla classifica in questo momento (da qui la scelta di saltare il circuito junior), e mostra un’umiltà ed una calma, dentro e fuori dal campo, davvero fuori del comune. Potete ascoltare l’audio di una sua intervista di questa settimana a questo link)
Dunque, sembra proprio che la giovane Italia del tennis sia sulla buona strada per regalarci molte soddisfazioni in futuro, ora anche grazie a questo ragazzo, che sicuramente dopo questa settimana farà molto parlare di sè, e sicuramente sarà omaggiato di preziose Wild Card in altri tornei a venire. Ma cerchiamo di non cantare vittoria troppo presto e di non dare troppa pressione mediatica alla cosa, memori anche di quanto successo in passato con altri giovani talenti celebrati troppo presto. La strada sembra essere quella buona, ma il percorso è ancora lungo e tortuoso, e le sconfitte saranno ancora molte. Per ora, godiamoci la festa italiana della finale di oggi, comunque vada, e continuiamo a seguire questo promettente gioiellino del tennis nostrano, ma senza fare troppo rumore, in perfetto stile altoatesino. In bocca al lupo, Jannik!
18 comments
Per l’età che ha, esprime un livello già interessante per i tornei ATP. Spero che possa fare la scalata definitiva per potersi almeno garantire qualificazioni ai 250 almeno. L’ho visto questa settimana ed esprime un tennis veramente solido. Chi lo conosce da prima e l’ha visto crescere, deve esserne orgoglioso.
Il problema dei tennisti italiani è che poi si perdono e non fanno il salto di qualità che promettevano di fare
Abbiamo tanti talenti in Italia! Speriamo bene!!
Carla Gileno perché non è italiano????
Niccolò Guidi Parlavo in generale!!
Conosciuto a Tunisi quando aveva 14 anni e lì ho capito che potenzialità avesse
Daniele Buratti Claudio Monchiari
Facciamolo crescere e maturare
Complimenti
E vaiiiiiiiiii
Tantissimi in bocca al lupo
Bravissimo
Mirko Giuranna
Ottimo giocatore
Ha stravinto anche la finale 6-3 6-1
Enrico Ragazzo
Martina Di Lorenzo l’hai visto anche tu???
no purtroppo! Te si? Comunque ho una sorpresa per te.. quando ci vediamo te ne parlo
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