Matteo Berrettini, la stella inizia a brillare

Alla scoperta di Matteo Berettini, il giovane talento romano che sta sorprendendo tutti

A San Benedetto del Tronto il primo alloro nel circuito Challenger che fa ben sperare.

EXPLOIT – Dopo 2 finali perse finalmente è arrivato il primo sigillo in un torneo challenger per Matteo Berrettini. Il romano ha dimostrato di avere un gran potenziale battendo al 2° turno prima la testa di serie n°1 della competizione Santiago Giraldo, poi avversari più “quotati” di lui come Pedro Sousa e Laslo Đjere, senza perdere neanche un set in tutta la settimana e concedendo davvero poco agli avversari. Grazie a questo risultato il Next Gen italiano ha raggiunto per la prima volta la top 200 delle classifiche mondiali, issandosi alla posizione 173.

CARRIERA IN BREVE – Classe 1996, e allenato dall’ex n°100 al mondo Vincenzo Santopadre, al Circolo Canottieri Aniene di Roma. Tra i suoi colpi migliori ci sono: il servizio, favorito anche dai suoi 193 cm di altezza, e il diritto. Caratteristiche che lo rendono un giocatore completo, che si può adattare sia sulla terra battuta che sulle superfici veloci. A fine 2015 ottiene il suo primo successo nel circuito futures, mentre nel 2016 si fa notare nei tornei Challenger raggiungendo la finale in quel di Andria, sconfitto da Luca Vanni. Inizia il nuovo anno con un altra finale,a Quanzhou, questa volta fermato da Fabbiano. Riesce ad ottenere l’accesso al main draw del Foro Italico grazie alla vittoria nelle pre-qualificazioni,venendo sconfitto da Fabio Fognini.

ALL’ALTEZZA? – A differenza dei suoi coetanei (Quinzi, Baldi, Napolitano e Donati) non ha avuto una notevole carriera a livello giovanile. Un elemento molto importante che ha permesso al ventunenne di crescere senza molte pressioni, cosa che invece ha penalizzato i quattro sopraccitati, raggiungendo fin’ora – a parte qualche exploit – risultati non all’altezza delle aspettative. Prossimo obbiettivo sono le qualificazioni degli US Open, con la speranza che il tennis maschile italiano possa trovare dopo troppi anni un nuovo tennista in grado di vincere un torneo dello Slam.

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