An-Ning
Il primo a raggiungere la finale del torneo cinese è stato Prajnesh Gunneswaran: l’indiano si è imposto per 7-6(5) 6-7(3) 6-4 sul polacco Kamil Majchrzak, dopo due set molto altalenanti, con l’europeo che aveva pure servito per chiudere il primo parziale in suo favore, ed una terza partita molto più lineare e favorevole all’asiatico.
La seconda semifinale, molto più netta, ha visto la vittoria dell’inglese Jay Clark su Goncalo Oliveira: in un’ora e mezza il britannico si è imposto per 6-3 6-2 in una partita completamente dominata.
San Luis Potosi
In Messico, la prima semifinale ha visto impegnati Marc-Andrea Huesler e Lucas Miedler: dopo una buona metà di partita favorevole all’austriaco, che ha anche servito per raggiungere l’ultimo atto sul 6-4 5-4, Huesler ha cambiato marcia, vincendo gli ultimi tre game del secondo set e chiudendo il terzo per 6-3.
A sfidare lo svizzero sarà Pedro Sakamoto, che ha superato il cileno Barrios Vera. Dopo una partenza lentissima, che è risultata nella perdita per 6-2 del primo set, il brasiliano è salito in cattedra, imponendosi nel secondo parziale per 6-1. Il set decisivo è molto più combattuto: a deciderlo è solo un break nel quinto game, che lo incanala verso Sakamoto, che lo chiuderà per 6-4.
Tunisi
Joao Domingues è stato il primo a raggiungere la finale del torneo tunisino: contro Bellucci, infatti, disputa due set pressoché identici, in cui prima va sotto di un break, ma poi riesce a recuperare e a chiuderli entrambi per 6-4.
Ad affrontare il brasiliano per il titolo sarà la prima testa di serie Pablo Cuevas: il numero 81 del mondo ha infatti superato in un’ora e venti il nostro Lorenzo Giustino. Dopo aver dominato il primo set per 6-2, il sudamericano si ritrova sotto per 3-1 nel secondo parziale. L’azzurro, però, non riesce a mantenere il vantaggio: brevemente, Cuevas è nuovamente avanti per 4-3, e manterrà questo vantaggio fino alla fine, chiudendo il set per 6-4.
Sarasota
Negli States, la prima semifinale è stato un derby tra i giocatori di casa David Giron e Tennys Sandgren; il match è sin da subito equilibrato, con il primo parziale che si risolve in favore della seconda testa di serie solo dopo essere giunti al tie-break senza che vi fossero stati break. Sandgren, però, crolla nel secondo set: subisce due break e questo lo porta a cederlo facilmente per 6-2. Ritrovato il proprio gioco nel terzo parziale, questa volta è lui a strappare due volte la battuta all’avversario, chiudendo l’incontro con un altro 6-2.
A raggiungerlo è stato un altro americano, ossia Tommy Paul: il numero 204 al mondo si è sbarazzato in poco più di un’ora di Andrea Collarini con il punteggio di 6-1 6-3 in una partita di fatto mai iniziata.