Gianluigi Quinzi è alle prese con un nuovo infortunio. Una distorsione alla caviglia, subita durante la partita di primo turno del Challenger di Phoenix, ha costretto il tennista classe 1996 a lasciare campo libero a Ryan Harrison. Un imprevisto che non ci voleva per Quinzi, che sta cercando ancora continuità dopo un 2018 finito in crescendo. Il ranking attuale dell’italiano è di una posizione inferiore al miglior piazzamento ottenuto proprio a fine della scorsa stagione (146esimo a dicembre 2018 – adesso è 147esimo) e che dovrà – per parola dello stesso Quinzi – essere migliorato fino a entrare nella famigerata top 100.
Sono passati ormai quasi sei anni da quel meraviglioso torneo juniores di Wimbledon dove Quinzi stupì tutti: ora le pretese verso di lui si sono assopite e si spera di vedere un giocatore che finalmente riesca a trovare la sua dimensione. Nel 2018, Quinzi si è affermato in maniera decisa nel circuito challenger, raggiungendo tre finali nell’arco di quattro mesi. Gianluigi è riuscito a portarne a casa due su tre – solo l’ultima in luglio gli è stata nemica – ma ciò che ha accomunato questi tornei è il fatto che si siano disputati tutti in Italia e sulla terra.
Attualmente, questa è la superficie preferita da Quinzi, il quale, nonostante un inizio di 2019 caratterizzato dalle qualificazioni al torneo di Pune, è subito tornato in maniera repentina sul rosso, dove ha ottenuto gran parte delle sue vittorie. In sei mesi a questa parte, infatti, solo una volta Quinzi ha ottenuto due vittorie consecutive al di là della terra battuta, ossia al challenger di Bergamo.
Italia e terra rossa: questi sono gli elementi che fino ad ora hanno rappresentato la zona di comfort di Quinzi. Cercare di uscire da essa potrà rappresentare una chiave di svolta della sua carriera.