16 TESTE DI SERIE NEGLI SLAM – Roger Federer si è espresso in favore delle nuove regole dell’Itf che prevedono dei cambiamenti nel regolamento degli Slam come ad esempio le 16 teste di serie invece delle 32 che si sono avute finora. Il cambiamento che si attuerà dal 2019 prevede che teste di serie come Federer o Nadal potrebbero incontrare nei primi turni giocatori come Isner, Kyrgios o Berdych. Il numero 1 britannico, Andy Murray deve sperare di scalare il ranking nei prossimi 12 mesi visto che ricopre attualmente la 16ma posizione del ranking Atp, e l’ultima cosa che lo scozzese vorrebbe sarebbe quella di incontrare al primo turno di Wimbledon Federer o Nadal.
RENDE GLI SLAM PIU’ INTERESSANTI – Il discorso è diverso per Federer, che ha chiuso l’anno da n°2, il quale dice che a suo parere portare le teste di serie a 16 renderebbe forse gli Slam più interessanti sia per i giocatori che per il pubblico già dai primi turni. “Avere 16 teste di serie? Potrebbe essere interessante – dice infatti l’elvetico – giocare contro il n°17, 19 o 20 del mondo sarebbe sicuramente più duro, però mi adeguo alle regole. Diciamo che toglie “sicurezze” ai top players, che non hanno più una strada spianata per arrivare alla fine del torneo”
COME NEL VECCHIO MILLENNIO – Le nuove regole sono un po’ un ritorno al passato, infatti prima del 2001 c’erano già 16 teste di serie, regole che sono cambiate col nuovo millennio, più o meno da quando lo svizzero ha cominciato a farsi notare. Da allora Roger ha vinto 19 titoli Slam “E’ come si usava quando ho cominciato a giocare” ha aggiunto Federer “c’è comunque qualcosa di intrigante nella regola delle 16 teste di serie, più problematiche sono sicuramente le attuali 32 per le quali sono necessari 8 bye nei Master 1000”
ROGER NON CONVINTO SULLE ALTRE PROPOSTE – Per quanto riguarda invece i cambiamenti adottati alle Atp NextGen Finals Roger si era espresso abbastanza negativamente dicendo “I cambi delle regole vanno ponderati bene, non si può fare un passo avanti per poi accorgersi che non piace e tornare indietro. Non vedo difetti che necessitino correzioni così radicali nel tennis attuale. I set più corti, per fare un esempio: certo potrebbero essere più intriganti, ma allo stesso tempo, i set attuali ti consentono di incrementare un vantaggio. Se ogni punto vale così tanto, non c’è più spazio per niente. Ci sono aspetti positivi e negativi, ma non vorrei vedere niente di nuovo nel Tour, ad essere sinceri”.