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Il 2015 di Grigor Dimitrov

Dopo un 2014 che ha visto Dimitrov innalzarsi a numero 8 del mondo, in seguito alle semifinali di Roma e Wimbledon, i fan e gli esperti hanno previsto il bulgaro dritto in Top 5; questo 2015, però, non sta portando nulla di grosso nella mani del giocatore di Haskovo.

Considerando che il massimo della stagione è stato una semifinale a Brisbane e che negli ultimi cinque Masters Dimitrov ha ottenuto appena quattro vittorie, c’è chi parla già di crisi, di problemi di concentrazione, di cambio di racchetta non ancora perfettamente metabolizzato e via discorrendo.

Tuttavia queste considerazioni sono quantomeno premature e azzardate, tenendo conto del fatto che la stagione non è ancora terminata (non è neanche a metà a dire il vero) e che il ragazzo ha solamente ventiquattro anni e a fronte di un mondo tennistico sempre più “anziano”, dove un trentatreenne Lopez raggiunge il suo best-ranking e un trentaduenne Ferrer è ancora saldo in Top 10. Dimitrov ha quindi tutto il tempo necessario per entrare, almeno su carta, nell’Olimpo dei tennisti.

Certo è, comunque, che non siamo di fronte al fenomeno che tanto è stato decantato per anni e anni. Probabilmente la tiritera è stata ripetuta talmente tante volte che lo stesso Dimitrov ha finito per crederci seriamente. Cresciuto con l’idea di essere il salvatore dell’ATP, Grigor Dimitrov ha sempre avuto il talento necessario per arrivare tra i migliori ma ha sempre difettato di personalità stilistica. Negli anni da adolescente il bulgaro era un’emulazione pressoché senza sbavature del gioco dello svizzero Federer, valsagli i soprannomi “Baby Fed”, dalla connotazione positiva, e “Fake Fed”, dalla connotazione chiaramente dispregiativa.

Una volta raggiunta la maggiore età, Dimitrov ha iniziato a preferire sempre più un gioco di “contenimento”, arrivando a tal punto da esasperarne la variante difensiva e atletica, divenendo un grande rematore, perfetto prototipo del tennista più da palestra che da campo da tennis.

Ventiquattresimo nella race annuale e numero 11 del ranking, Dimitrov deve ancora saper spiccare il volo dalla classe B alla A, ma sembra che questo non avverrà in tempi brevissimi. I fan dovranno avere pazienza.

Vittorio Orlini

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