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2024 What to Watch: il ritorno del Re

Circa 11 mesi fa, il 18 Gennaio, sulla Rod Laver Arena di Melbourne, nel secondo turno dell’Australian Open, veniva sconfitto da Mackenzie McDonald, complice (o piuttosto, a causa di) un infortunio all’ileopsoas sinistro. Da lì in poi un viaggio in Purgatorio (non che se lo meritasse), pervaso da nuovi problemi fisici, da un’operazione all’anca, da ricadute e da speranze di poter prima o poi tornare su un campo da tennis. A Maggio la conferenza stampa che chiariva le sue condizioni e con la quale prometteva a tutti, e in primis a se stesso, che avrebbe fatto il possibile, una volta di più, per tornare un giorno a competere, e per salutare il tennis alle sue condizioni, in campo e non per colpa degli infortuni. Ora Rafa Nadal è pronto a tornare, e lo farà a Brisbane, nell’ATP 250 che prende il via il 31 Dicembre.

Il 22 volte campione Slam non è mai stato nella sua carriera così tanto a lungo lontano dalle gare. Tornerà a 37 anni (a Giugno ne compirà 38), da numero 664 della classifica mondiale. Il ranking non sarà un problema. I tornei si sprecheranno nell’offrirgli wild card, e c’è l’opzione del ranking protetto, che, per nove mesi dal rientro, permette ai tennisti che hanno subìto per infortuni uno stop di almeno sei mesi di accedere ai tabelloni con una media della loro classifica nei 90 giorni precedenti all’infortunio (con questi calcoli il maiorchino è numero 9). I dubbi stanno invece nella condizione di Nadal, fisica e tennistica, e nella domanda se, almeno per questa (in teoria) ultima stagione della sua carriera, gli acciacchi lo potranno risparmiare.

“Non mi aspetto nulla”, ha dichiarato a cuore aperto Nadal in un video pubblicato sul suo account Instagram. “Mi aspetto di avere la capacità di non pretendere da me stesso ciò che mi sono chiesto durante tutta la mia carriera. Credo di essere in un momento diverso, in una situazione diversa ed in un terreno inesplorato. Spero di non pretendere da me stesso il massimo, di accettare che le cose saranno molto difficili all’inizio e di darmi il tempo necessario, e perdonarmi se le cose in partenza andranno male, il che è una grossa possibilità. Ma sapendo che può esserci un futuro non lontano nel quale le cose possono cambiare se mantengo la speranza, lo spirito del lavoro e se il mio fisico mi supporta.” Rafa, non ci aspettiamo nulla ma siamo già contenti.

Jacopo Canonico

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