Visibilmente contento, Marco Cecchinato è arrivato alla conferenza stampa un’oretta dopo lo splendido successo contro Jaume Munar. Il 7-6(6) 1-6 6-1 finale gli è valso così la quinta finale in carriera a livello Atp. Dopo la finale persa in Sardegna lo scorso anno, è Parma che riporta il siciliano su ottimi livelli.
Lo spagnolo è partito meglio, è stato avanti per due volte di un break. Ma quando Cecchinato è mentalmente in uno stato come quello dell’ultimo mese e mezzo, le chance per rientrare ci sono sempre. E l’azzurro le ha sfruttate, ha cominciato a comandare il gioco fino a dominare il tie-break per 7-2. In conferenza, l’ex Top 20 ha risposto proprio alla nostra domanda in merito al secondo parziale, che l’ha visto scendere di rendimento, salvo poi tornare ad avere un ottimo atteggiamento per chiudere nel set decisivo. “Dopo il secondo set sono stato bravo perché ho ricominciato come se fossimo appena entrati in campo. Lui era più incisivo e giocava meglio, ma sono stato bravo a breakkarlo subito per poi restare attaccato ai miei game di servizio. Per vincere ho dovuto alzare il livello anche io, questa è stata la cosa più importante“.
Una spinta in più potrebbe essere arrivata dalla presenza di pubblico, ammesso ai campi proprio per la giornata di semifinali e finale, anche se in misura ancora ristretta. La differenza, per lui, si percepisce, soprattutto in Italia: “Il pubblico è importantissimo, un 20-25% oggi si è fatto sentire. Mi hanno aiutato tanto, il loro calore è mancato in questi mesi“. La soddisfazione è chiara, ma alla quinta finale una certa esperienza rende il numero 104 Atp molto più tranquillo in vista dell’ultimo atto, dove lo attende Sebastian Korda. Il figlio d’arte ha portato a casa il derby tutto statunitense contro Tommy Paul proprio mentre l’italiano rispondeva alle domande dei giornalisti. “Farò sempre la solita routine, sarà una partita importante ma sono già molto soddisfatto della finale“, ha dichiarato Cecchinato, conscio però di dover alzare ulteriormente il proprio livello per poter sollevare il trofeo.
Sono arrivate anche domande in merito all’imminente Roland Garros, dove i ricordi sono dolcissimi con la semifinale raggiunta nel 2018. In tre anni, tuttavia, alcune cose sono cambiate: “Sono un giocatore diverso, ho più esperienza e credo che ce l’abbia anche il mio team, che è abituato a gestire questi momenti. Questo risultato deriva da un processo di tutte queste settimane passate. Siamo sempre stati a lavorare duro, ho fatto buonissimi match ritrovando buone sensazioni. Non avevo fatto grandi risultati, ma avevo lavorato molto fisicamente“. Indipendentemente dall’esito della finale, la positività del palermitano viene anche dal miglioramento che già è certificato dal Live Ranking. Uscire dai 100 giusto la scorsa settimana, ha ferito Cecchinato nell’orgoglio, dandogli però anche lo slancio per ripartire immediatamente a caccia di un posto tra i migliori: con questo risultato è già sicuro di tornare all’83esima posizione mondiale ed in caso di vittoria finale ci sarebbe un ulteriore assestamento intorno al 69esimo posto.