81 volte Federer: battuto Simon, primo titolo a Shanghai

Shanghai Rolex Masters – Finale
R. Federer def. G. Simon – 7-6(6) 7-6(2)

Quello odierno si profilava con qualche insidia per lo svizzero, visto anche il precedente del Roland Garros, dove ebbe la meglio in 5 set. Federer con questa vittoria, la prima a Shanghai, oltre a incrementare il suo bottino personale, ora di 81 titoli, guadagna ulteriori punti in classifica, avvicinandosi sempre di più a quella che potrebbe essere una storica prima posizione, a oltre 33 anni.  Il risultato finale è 7-6(6) 7-6(2) in favore del tennista di Basilea, che ha firmato un nuovo record nel circuito Atp: Fed è l’unico giocatore nella storia ad aver vinto 9 Master 1000 diversi (23 totali).

LA CRONACA –

Primo set.
A partire al servizio è lo svizzero, che con un servizio vincente si aggiudica il primo 15 dell’incontro. I successivi punti sono però a favore di Simon, che si procura in apertura di match tre palle break, con un pregevole rovescio lungolinea in corsa. Una successiva steccata da parte di Federer, regala il break al transalpino, che sicuramente non si aspettava un avvio così. Mantiene il suo turno di servizio in scioltezza regalando anche un bellissimo passante di rovescio al pubblico cinese. Federer non demorde e, prima con un servizio vincente, e poi con un attacco efficace, si porta sul 30-0. In un minuto e 12 secondi conquista il suo primo game della finale asiatica. Nel game seguente, dopo un duro scambio riesce finalmente a conquistare il primo punto in risposta.

sim

A poco a poco, Roger prende più confidenza in risposta, alternando scambi da fondo con discese a rete, che spesso risultano vincenti. Colui che però prende più iniziativa e cerca costantemente il punto è il transalpino. Con il primo ace del match, Federer accorcia le distanze e si fissa il risultato sul 3/2 in favore del francese. I game procedono on-serve fino al 5/4, quando Simon si appresta a servire per il primo set. Simon sente la pressione del momento e finisce con il cedere il proprio servizio e riportare il punteggio in parità. Il 33enne di Basilea prende dunque coraggio e mantiene in scioltezza il suo game, garantendosi il tie-break. Simon adesso è sotto pressione e concede due set point allo svizzero, entrambi annullati egregiamente. Con un successivo ace porta il set al tie-break, dove Federer commette troppi errori non da lui, concedendo anche un set point al francese. Simon non lo sfrutta a dovere e si gira sul 6/6. Minibreak per Roger e con un passante lungolinea chiude i conti del primo set, che lo ha visto seriamente in pericolo fino alla fine.

Secondo set. Simon chiede il medical timeout (probabilmente anche per spezzare il ritmo della partita, ndr), ma Federer non resta seduto, bensì continua a tenersi caldo, a dimostrazione di quanto tenga alla vittoria finale. Pochi minuti dopo Simon è in grado di continuare e si prepara a servire. Nel terzo gioco annulla due chance di break per lo svizzero, che probabilmente sarebbero risultate fatali per la vittoria del match. Non ci sono ulteriori scossoni, ed entrambi mantengono il proprio servizio. Simon concede un’altra palla break, che annulla e tiene nuovamente il servizio. Federer ora deve servire per rimanere nel set e lo fa egregiamente, tenendo il game a zero, rimandando il set ai giochi successivi. Federer commette un errore madornale sul 15/30, mettendo a rete una facile volée, che lo avrebbe portato ad avere due break point. Deve allora servire ancora per rimanere nel set. Anche lo svizzero concede due set point, ma li annulla entrambi e porta anche questo set al tie-break.

Primo minibreak per Roger, che si porta fino al due a zero, salvo poi concedere il controbreak al suo avversario. Altro minibreak per l’elvetico che serve sul 3/2. Mantiene i due turni di servizio e si porta a due punti dal match. Tutta la pressione è dalla parte del francese che non può sbagliare più. Così non è, e Simon concede l’ennesimo mini-break al suo avversario, che con il punto successivo si aggiudica l’incontro.

Comunque buona la prova del francese, che è riuscito a mettere in seria difficoltà lo svizzero, rischiando anche di vincere il set. Con questa finale guadagnerà da lunedì diverse posizioni, attestandosi al 18° posto del ranking, facendo registrare un +11.

Soliti complimenti a Roger, che a 33 anni non finisce ancora di stupire, regalandosi così, oltre al cospicuo prize money, l’81° titolo in carriera, e profilandosi, assieme a Novak Djokovic, come il maggior candidato per la vittoria delle Atp Finals di Londra, al via i primi di novembre.

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