Nella giornata di ieri si sono conclusi anche gli ultimi tornei ATP della settimana. Vediamo rapidamente come è andata.
ATP 500 Rio de Janeiro
Carlos Alcaraz b. Diego Schwartzman 6-4, 6-2
Il giovanissimo spagnolo vince il secondo titolo in carriera (terzo se consideriamo anche le Next Gen Finals) e il primo 500 della carriera ed entra così per la prima volta in top 20. Gioca tutto il torneo in maniera convincente e si candida già come uno dei possibili big su terra rossa già da quest’anno. Dopo aver battuto nei primi turni Munar e Delbonis, nella giornata di sabato si trasforma in un giocatore anti italiani perché batte Berrettini in tre set (con il terzo giocato in seguito all’interruzione per pioggia) e Fognini in due. In finale c’è partita fino al 4-4, poi Carlos infila un parziale di 8-2 a povero Diego che perde la seconda finale consecutiva dopo quella con Ruud a Buenos Aires la scorsa settimana. Alcaraz è il più giovane tennista a vincere un ATP 500 da quando nel 2009 c’è stata la riforma che ha trasformato le vecchie Gold Series nei 500.
ATP 250 Delray Beach
Cameron Norrie b. Reilly Opelka 7-6, 7-6
Il britannico grazie a questa vittoria ottiene il terzo titolo in carriera e si riporta al 12° posto della classifica, suo miglior piazzamento. Durante il torneo, Norrie ha perso un set solamente ai quarti contro Sebastian Korda, mentre ha vinto agilmente con Otte al secondo turno e con Paul in semifinale. Percentuali monstre al servizio per il mancino britannico, che ha vinto il 90% di punti con la prima e il 65% con la seconda. Infatti non ha dovuto salvare nemmeno una palla break, a differenza dello statunitense che ne ha salvate 5. Nei tiebreak Cameron vince tutti i punti al suo servizio e non lascia scampo al povero Opelka.
ATP 250 Doha
Roberto Bautista Agut b. Nikoloz Basilashvili 6-3, 6-4
Lo spagnolo classe ’88 non si lascia intimidire da un tabellone tosto e vince il decimo titolo in carriera, a distanza di tre anni dall’ultimo, curiosamente sempre a Doha. Roberto infila in sequenza Andy Murray, Davidovich Fokina e Karen Khachanov, prima di avere la meglio sul georgiano, il quale rientra nei migliori 20 grazie alla finale conquistata in Qatar. Nikoloz ha anche qualche rammarico perché nel primo set conduceva per 3-1, mentre nel secondo per 3-0. Lo spagnolo si è dimostrato più solido, mentalmente e anche dal punto di vista tennistico.
ATP 250 Marsiglia
Andrej Rublev b. Felix Auger-Aliassime 7-5, 7-6
Il russo interrompe la serie di vittorie del classe 2000, al quale non riesce il back-to-back dopo la finale di Rotterdam vinta con Tsitsipas. Non è ancora il Rublev di fine 2020/inizio 2021, ma rispetto al suo fantasma di fine 2021 e inizio di quest’anno, ci sono grossi miglioramenti. Andrej si prende pure la rivincita per la semifinale di Rotterdam di una settimana fa, nella quale era stato il canadese a prevalere al terzo set. Il percorso che lo ha portato alla finale è stato tutto francese: prima Gasquet, poi Pouille e infine Bonzi, tutti battuti in tre set. Contro Felix ha giocato un buon tennis, ma soprattutto non ha ceduto mentalmente. Nel secondo set infatti, Auger serve per il set ma Rublev riesce a salvarsi e portare il parziale al tie, poi vinto 7-4.
Questa settimana ci sarà un programma maschile ancor più succulento, con il rientro di Djokovic a Dubai, Medvedev che ad Acapulco sfida Zverev, Nadal, Tsitsi e Berrettini per agguantare il primo posto del ranking ATP, senza dimenticare il torneo di Santiago del Cile.