Alex Corretja e Caros Moya ottimisti sul futuro di Nadal

Dopo la sua vittoria contro Henri Leconte nel Champions Tour di Maiorca, Alex Corretja, a cui ha fatto eco anche Carlos Moya, ha parlato della stagione da incubo di Rafa Nadal.

Dopo la sua vittoria contro Henri Leconte nel Champions Tour di Maiorca, Alex Corretja ha parlato della stagione da incubo di Rafa Nadal:

‘E’ stata un anno strano per Rafa – ha riferito al sito web del Champions Tour – Ma penso che sia sulla strada per tornare quello di un tempo. Ho visto il match degli US Open perso contro Fognini e stava giocando meglio, era più aggressivo e colpiva la palla in anticipo. Ha perso tutto ciò insieme alla concentrazione, cosa a cui non siamo abituati per lui. Se riuscirà a vincere alcuni grandi match alla fine di quest’anno, tornerà in forma già dall’inizio della prossima stagione“.

Nadal ha più volte ammesso che ha sensazioni migliori in allenamento rispetto a quelle in partita e di incontrare difficoltà nel giocare più rilassato. “A volte può accadere. E’ un insieme di fattori che gli fanno perdere il ritmo della competizione. Ma penso che se qualcuno può cambiare le cose, questo è unicamente Nadal. E’ molto importante che faccia ciò per la Spagna, per il tennis, e anche per sé stesso.”

Carlos Moya è dello stesso avviso. “Deve solamente riuscire a vincere qualche match difficile, quelli che vinceva sempre in passato. Ha iniziato a perdere queste partite. E’ accaduto a tutti i giocatori del mondo ma questa è una situazione nuova per lui. E’ in salute e questa è la cosa più importante, ma significa che il problema è prettamente di natura mentale. Comunque sono davvero sicuro che si metterà alle spalle tutto questo già dall’anno prossimo. Tornare alla posizione numero uno nuovamente potrebbe essere difficile perchè Novak è attualmente molto forte, ma sicuramente rinizierà a lottare per i titoli del Grand Slam.”

La finale di Pechino conquistata e che lo vedrà opposto a Novak Djokovic potrebbe essere la partita del suo rilancio anche se tra i due è ancora tanta e visibile la differenza di condizione psico-fisica.

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