Analizziamo l’approccio “new school” di Nole

Qual è stata la chiave della vittoria di Novak Djokovic in finale a Shanghai contro Coric? Andiamo a scoprirlo tramite una serie di statistiche, che ci spiegano come Nole abbia vinto il 59 % degli scambi da cinque colpi o meno e tanto altro ancora...

Novak Djokovic ha lasciato solo le briciole al giovane Borna Coric nella finale del Rolex Shanghai Masters, vinta per 6/3 6/4, in una domenica dove il serbo dominava sia negli scambi corti che in quelli più lunghi. Dati alla mano, l’attuale n°2 del mondo ha vinto il 59% dei punti che duravano dai cinque colpi in giù. Analizzando la partita, ci sono stati venti scambi che hanno raggiunto la doppia cifra di palline colpite, con Djokovic e Coric che ne hanno vinti dieci ciascuno. Un fattore che ha fatto senza dubbio la differenza è stata la resistenza di Nole che, quando si tratta di buttare una palla in più in campo, non si tira mai indietro. Analizziamo perciò due approcci diversi del tennis, all’allenamento, utilizzando i seguenti nomi: “old school” e “new school”. La “old school” prevede un focus sulla resistenza nel colpire venti palline in campo di fila per quattro volte. Diversamente, la “new school” si focalizza sul colpire quattro palline in campo di fila per venti volte. Ci sono stati venti scambi durante la finale di Shanghai che hanno raggiunto i dieci colpi, ma al contempo ce ne sono stati altri trenta che hanno totalizzato solamente un colpo in campo: entrato il servizio, infatti, che sia per un ace o per una risposta sbagliata, la pallina non è mai tornata in campo.

Top 5 scambi & punti vinti durante la finale di Shanghai:

1. 1 colpo = 30 punti (Djokovic 17/Coric 13)

2. 3 colpi = 19 punti (Djokovic 9/Coric 10)

3. 5 colpi = 13 punti (Djokovic 9/Coric 4)

4. 4 colpi = 10 punti (Djokovic 6/Coric 4)

5. 2 colpi = 9 punti (Djokovic 7/Coric 2)

TOTALE: 81 punti, Djokovic 59% (48), Coric 41% (33).

djokovic

In questa finale, Nole, ha vinto venti punti in più rispetto a Coric (72 a 52), quindici dei quali svolti in lunghezze da 1 a 5 colpi. Novak è riuscito a difendere il suo turno di servizio per 47 volte consecutive durante il torneo, riuscendo a rimanere imbattuto al servizio, tra l’altro, anche in questa finale. Inoltre, Nole ha collezionato il 91% dei punti vinti al servizio (29/32); Coric, a confronto, ha solo il 61% (34/56).

Punti vinti con la prima di servizio -Djokovic 3.8 colpi – Coric 5.2 colpi.

Punti persi con la prima di servizio -Djokovic 3.3 colpi -Coric 6.2 colpi.

Complessivamente, Nole ha giocato solamente tre punti che sono andati sui dieci colpi quando ha iniziato lo scambio con una sua prima di servizio. Il serbo è stato abile anche nel giocare scambi più corti con la sua seconda di servizio in campo, con il 70% (14/20) in una durata media degli scambi di 5.2 punti. Coric, invece, con il 56% (9/16) sulla sua seconda palla, la durata degli scambi è stata piuttosto elevata, con 7.1 punti di media. Novak, in totale, ha vinto 72 punti nella finale, di cui il 76%, vale a dire 55, sono stati errori gratuiti di Coric; 17, invece, sono stati i vincenti usciti dalla sua racchetta. Parliamo di uno sport dove gli errori, spesso, sono più dei vincenti. Verrebbe da pensare, quindi, che l’ascesa di Djokovic sia dovuta al suo dominio negli scambi lunghi (27/1 da Wimbledon) costringendo l’avversario al caos nei suoi colpi, badando ai servizi e alle risposte che allungano sempre lo scambio.

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