Nella giornata di ieri la direzione della Tennis Napoli Cup ha reso note le wild card per il torneo partenopeo e, con non poca sorpresa, tra i nomi selezionati non era presente quello di Andreas Seppi. Il tennista altoatesino, che proprio un paio di giorni fa aveva annunciato il suo ritiro dal tennis professionistico, dunque, non disputerà la sua ultima partita nella cornice marittima di Napoli, ma, al contrario, saluterà il grande pubblico tra le montagne di casa, in occasione del Challenger di Ortisei, un torneo che Seppi conosce benissimo avendolo vinto per due volte di fila nel 2013 e nel 2014.
A trentotto anni compiuti e alla diciottesima stagione sul circuito maggiore, Seppi ha deciso di mettere la parola fine a una carriera lunga e ricca di soddisfazioni e di grandi traguardi che lo hanno fatto entrare di diritto nella storia del tennis italiano. Seppur lontano dai picchi di gioco e di vittorie di Fognini prima e di Berrettini e Sinner poi, l’ex numero 18 del mondo ha saputo ritagliarsi un posto speciale nei cuori dei tifosi grazie alla sua incredibile costanza nel corso degli anni, alla sua tenacia, alla versatilità del suo gioco e all’innata capacità di adattamento alle diverse superfici, un insieme di qualità che gli hanno anche permesso di raggiungere record inediti per il tennis italiano. Basti pensare che Seppi è stato il primo tennista azzurro a vincere un torneo sull’erba, nonché il primo a vincere almeno un torneo su tutte e tre le superfici di gioco del circuito ATP (cemento, terra battuta ed erba).
A questi primati si accompagnano anche delle vere e proprie imprese sportive, prima fra tutte la roboante vittoria in quattro set contro Roger Federer all’Australian Open del 2015, una vittoria che lo portò per la prima volta agli ottavi dello Slam australiano. Proprio nei tornei dello Slam Seppi detiene la terza striscia di partecipazioni più lunga della storia (66), alle spalle solo di Fernando Verdasco (67) e Feliciano Lopez (69); a livello assoluto, invece, è il settimo giocatore di sempre per tornei ATP giocati con 404 apparizioni, appena a due lunghezze di distanza da un mostro sacro come Jimmy Connors. Numeri straordinari, che sottolineano ancora una volta l’incredibile costanza delle prestazioni dell’altoatesino e l’invidiabile longevità della sua carriera.
La prossima settimana Seppi dirà addio al circuito professionistico, ma non al tennis. Nei prossimi mesi, infatti, il trentottenne azzurro inizierà la sua collaborazione con il suo storico allenatore Max Sartori nella Horizon Tennis Home, l’accademia che quest’ultimo ha fondato con lo scopo di allenare giocatori professionisti e di far crescere ragazzi che vorrebbero fare del tennis qualcosa di più di una semplice passione. Per una fase di vita che si chiude, Seppi è già pronto ad aprirne un’altra, sempre con il solito impegno e l’immancabile serietà.