Andy Murray: “Bjorkman? Mi è piaciuto fin da subito”

Murray e Bjorkman: primi segnali positivi. Lo scozzese conosce meglio l’ex numero quattro del mondo e spera che possa instaurare una buona partnership con Amélie Mauresmo: le filosofie sono simili, e dopo Miami potrà cominciare ufficialmente il periodo di prova di Bjorkman nello staff tecnico di Murray.

L’auspicio del numero cinque del mondo Andy Murray è che Jonas Bjorkman possa adattarsi al meglio con lui e soprattutto non crei ostacoli con Amélie Mauresmo, l’altra sua allenatrice. Sarà fondamentale che ognuno migliori Andy in una maniera personale e in diversi ambiti di gioco, cosicchè non possano prevalere l’uno sull’altra o viceversa.

Jonas Bjorkman comincerà il suo lavoro con Murray quando finirà la trasmissione di ballo svedese a cui sta partecipando, quindi all’incirca in un periodo vicino all’inizio della stagione sulla terra. Gli interrogativi sono tanti, soprattutto quello riguardante l’ego dell’ex campione, ma Andy – testa di serie numero 3 a Miami –  a proposito dice: “Io non credo che questo possa diventare un problema così enorme da ostacolare il mio lavoro”.

murray mauresmo

“Hanno parlato molte volte al telefono, entrambi mi hanno detto che va molto bene, ma soprattutto entrambi si piacciono e si conoscono da quando erano in attività: questo è molto importante” – aggiunge Murray, sottolineando quanto potrà essere positiva la collaborazione professionale tra Mauresmo e Bjorkman – “Ma ovviamente fino a quando non passiamo un certo lasso di tempo insieme, è difficile sapere con certezza se il lavoro sarà buono”. Il britannico, battuto quest’anno in finale agli Australian Open da Novak Djokovic, ha voluto allargare il suo equipaggio in vista dei molti impegni che avrà la Mauresmo durante la stagione.

Il numero quattro del mondo, due volte vincitore di un torneo del Grande Slam, ha deciso di ripiegare su Bjorkman quando al termine della scorsa stagione si separò da Dani Vallverdu. Murray ha detto che spesso, chiacchierando con Jonas durante qualche meeting, ha sentito che potesse davvero dargli una mano con il suo ampio bagaglio d’esperienza (Bjorkman ha raggiunto le semifinali a Wimbledon e agli US Open in singolare e ha vinto 9 trofei del Grande Slam in doppio).

“Ci sono molte cose su cui voglio lavorare e che voglio migliorare nel mio gioco, cose nelle quali lui era molto forte. Soprattutto mi piaceva dal punto di vista mentale: è riuscito ad ottenere il massimo dal suo gioco, era un concorrente eccezzionale. Ovviamente il suo fisico gliel’ha permesso, dal momento che spesso giocava sia in singolare che in doppio durante tutti i tornei a cui si iscriveva, questo è anche stato il motivo della sua lunga carriera. Così ho deciso di parlare con lui, ed è finita che siamo stati due ore e mezza al telefono, sono passate velocissime, abbiamo parlato di tutto. Mi è piaciuto fin da subito e ho deciso di provare a collaborare insieme, lui ha accettato e ora vediamo come va” ha poi concluso Andy Murray, le cui parole lasciano trapelare un grande ottimismo. Che sia la svolta per il gioco del britannico?

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