Il campione di Dunblane aveva raccontato alcuni giorni fa di avere sentito un forte dolore nella zona inguinale durante il match contro Tallon Griekspoor, durante il match vinto nella sfida del Gruppo E di Coppa Davis contro l’Olanda, anche se ha ammesso di aver avuto qualche problema anche nei giorni precedenti. La sua Gran Bretagna, anche senza di lui, è riuscita poi a spingersi fino in semifinale, battuta solo dalla Spagna, poi vincitrice in finale.
Lo stato di forma del tre volte campione Slam fa sorgere qualche dubbio sulla sua competitività agli Australian Open. Murray, ora n. 126 del mondo, “spera di ricevere una wild card per il tabellone principale per non dover per forza giocare le qualificazioni” dello Slam australiano, dove è stato finalista per ben cinque volte. Per ora, nonostante i problemi, Murray è determinato a giocare in Australia e a Melbourne a tutti i costi: pare infatti che dovrebbe recarsi in Australia già il 27 dicembre, in vista dello Slam, che inizierà il 20 gennaio. L’interrogativo più grande è la sua capacità di resistenza nei match tre set su cinque, che potrebbero essere doppiamente pesanti per il suo fisico, più volte al limite, con una protesi all’anca di metallo. Lo stesso Andy lo sa bene: “Se riesco a sostenere un match al meglio dei cinque set, allora posso essere in grado di essere competitivo in un Major”.