Andy Murray, verso la Top 100: quanto era mancato 

Andy Murray pronto a tornare in Top 100 dopo una lunga assenza. Il britannico si lascia alle spalle i tanti infortuni e stupisce ancora

Si scrive Andy Murray si legge campione. Il tennista scozzese si appresta a tornare, dopo una lunga assenza, nell’olimpo del tennis mondiale. Obiettivo Top 100 per lui e Australian Open 2022 che potrebbero restare indelebili nella sua memoria. 

I 5 set – 1-6, 6-3, 4-6 7(7)-6(5) 6-4 il punteggio finale in suo favore – la lunghissima battaglia contro Nikoloz Basilašvili fatta di prove di allungo e fermate, aprono la strada verso la gloria. Un successo ancora e il sogno sarà realtà. Ma il britannico non ha intenzione certo di fermarsi qui.

Il prossimo ostacolo sulla sua strada si chiama Taro Daniel. Il giapponese, almeno sulla carta, non rappresenta un ostacolo insuperabile. Scorrendo il ranking il nome del 28enne nato a New York si trova solo oltre le 600esima pozione, al numero 672 per la precisione.

Qualche ora per rifiatare e recuperare per Andy Murray prima della nuova sfida alla quale il suo avversario arriva dopo un primo turno meno combattuto. Sono bastati, infatti, tre set al nipponico per liberarsi di Marcelo Tomas Barrios Vera. 7(7)-6(5), 6-1, 6-1 il punteggio finale. 

Un 2022 che, in ogni caso, è già iniziato nel migliore dei modi. Un titolo, al Sydney Open, dopo aver battuto in finale Aslan Karatsev, protagonista indiscusso della scorsa estate australiana. Una fiducia ritrova, un fisico che sembra essersi lasciato alle spalle definitivamente il lungo calvario.

Ma Sir Andy Murray punta in alto. Più in alto della Top 100. Lo ha dichiarata proprio lui in un’intervista lo scorso settembre dopo il KO a Metz, al Moselle Open: “Non uso la classifica per motivarmi ma se lo facessi punterei come minimo alla Top 10. Stare tra i primi cento non è di certo un incentivo, il bello è stare lassù in cima al ranking“.

A, quasi, 35 anni – li compirà il prossimo 15 maggio – e con una nuova e ritrovata voglia, l’obiettivo non sembra poi così utopico. Ovviamente nuove generazioni permettendo.

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