CIRCUITO ATP

Atp Madrid: Arnaldi vince una rimonta epica contro Coric e ora sfida Djokovic

Una vittoria di carattere nella polvere di Madrid

Matteo Arnaldi ha dato un saggio della sua resilienza nella lunga e combattuta sfida contro Borna Coric al primo turno del Masters 1000 di Madrid. Dopo quasi tre ore di gioco, il tennista ligure si è imposto con il punteggio di 4-6, 6-4, 7-5, conquistando l’accesso al secondo turno dove ad attenderlo c’è Novak Djokovic.

Il match è stato una vera montagna russa di emozioni: dall’incertezza iniziale, passando per la rinascita nel secondo set, fino alla gestione lucida dei momenti chiave nel terzo. Un cammino che ha visto Arnaldi gettare il cuore oltre l’ostacolo, premiato da un successo che profuma di crescita e maturità.

Il primo set: tra errori e frustrazione

Nel parziale d’apertura Arnaldi è apparso contratto, falloso e in balia delle proprie insicurezze. Coric, dal canto suo, ha saputo approfittarne con esperienza, capitalizzando un break nel quinto gioco grazie ai troppi errori gratuiti dell’azzurro. Un rovescio lungolinea profondo ha confermato il buon momento del croato, che si è aggiudicato il set per 6-4, mentre Arnaldi ha faticato a trovare ritmo, soprattutto al servizio.

La rimonta prende forma: un secondo set di riscatto

Con il secondo set, è cambiato tutto. Arnaldi ha iniziato a servire con maggiore precisione, infilando nove ace e trovando continuità nei colpi da fondo. L’italiano ha mostrato un atteggiamento più aggressivo e variegato, alternando dritti incisivi a colpi in controtempo come il drop shot.

Fondamentale il decimo gioco, quando, sul 5-4, Matteo ha trovato un dritto lungolinea vincente in corsa che ha sancito il break decisivo, chiudendo il set sul 6-4. Un punto che ha segnato l’inversione di tendenza e ha restituito fiducia all’azzurro.

Terzo set: cuore, lucidità e colpi da campione

Il parziale decisivo ha visto i due contendenti alternare momenti di dominio a passaggi a vuoto. Arnaldi ha strappato il servizio a Coric sul 4-3, ma ha subito il contro-break immediato a causa di un game poco ispirato al servizio. L’equilibrio è rimasto tale fino al 6-5, quando è stato proprio Coric a tradirsi, sbagliando una facile volée e regalando il match point con un dritto in rete.

Arnaldi, che ha totalizzato 13 ace nel match, ha saputo approfittare del momento di crisi dell’avversario, chiudendo il set 7-5 con una freddezza da veterano. La sua prestazione, in costante crescita, è stata costruita sulla potenza del dritto e su una gestione emotiva impeccabile nei momenti cruciali.

Ora Djokovic: la sfida delle sfide

L’impresa contro Coric spalanca ad Arnaldi le porte di un confronto affascinante: Novak Djokovic, numero uno del seeding e leggenda vivente del tennis. Per avere delle chance contro il serbo, Matteo dovrà replicare la concentrazione e il coraggio mostrati oggi, cercando di limitare le sbavature e mantenere alta l’intensità.

Sarà una prova del nove, ma anche un’occasione irripetibile per misurare i propri progressi contro uno dei più grandi interpreti della storia di questo sport. E Arnaldi ci arriva con il morale alle stelle.

Redazione Tennis Circus

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