Arnaldi si illude, Korda rimonta e vola agli ottavi a Barcellona

Un avvio promettente, poi il crollo

Sembrava tutto perfetto per Matteo Arnaldi nei primi scambi del suo esordio all’ATP 500 di Barcellona. Con un primo set solido, chiuso per 6-3 grazie a un break immediato e a una gestione impeccabile dei turni di servizio, il tennista ligure aveva dato l’impressione di poter archiviare in fretta la pratica Sebastian Korda. Invece, quello che doveva essere un passo verso la rinascita si è trasformato in una nuova delusione.

Nel secondo set, Arnaldi era partito ancora una volta con slancio, conquistando il break e portandosi avanti 1-0 con il servizio a disposizione. Poi il black-out. Korda ha subito approfittato della flessione mentale e tecnica dell’italiano, recuperando il break e girando l’inerzia del match. Sul 3-2, lo statunitense ha piazzato un altro allungo, consolidato con una difesa efficace su una palla break nel game successivo. Il parziale si è chiuso sul 6-3 per Korda, e la sensazione era chiara: lo statunitense stava salendo di livello, mentre Arnaldi si stava spegnendo.

Korda accelera, Arnaldi affonda

Nel terzo set, la discesa di Arnaldi è stata rapida e senza appello. Un break subito in apertura ha messo subito in salita il parziale. L’azzurro ha provato a restare agganciato, arrivando anche a una palla del controbreak nel quarto game, ma l’occasione è sfumata. Korda, sempre più aggressivo e preciso, ha strappato ancora il servizio sul 4-2, chiudendo il match con un netto 6-2.

Con questa vittoria, Korda conquista la sua settima vittoria stagionale e si qualifica per gli ottavi di finale, dove affronterà il vincente del confronto tra Reilly Opelka e Stefanos Tsitsipas. Per Arnaldi, invece, è la terza sconfitta consecutiva, una striscia negativa che lo fa scivolare al 44° posto nel ranking ATP e alimenta i dubbi sul suo stato di forma proprio all’inizio della stagione sulla terra battuta.

Momento difficile per l’azzurro

Dopo un buon inizio di stagione, Arnaldi sembra aver perso smalto e fiducia. Le ultime uscite testimoniano un’involuzione preoccupante, soprattutto sul piano mentale. A Barcellona, il ligure ha mostrato lampi del suo tennis migliore solo a tratti. La capacità di imporsi nei momenti chiave è venuta meno, e il match contro Korda ne è stato l’ennesimo esempio.

Il campo ha detto che Korda, pur partendo male, ha saputo interpretare meglio la partita, crescendo alla distanza e approfittando di ogni esitazione dell’avversario. Per Arnaldi, è tempo di ritrovare certezze. Il calendario sulla terra offre ancora diverse occasioni, ma serve una svolta rapida, mentale prima ancora che tecnica. La stagione entra nel vivo, e ogni occasione mancata pesa sempre di più.

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