TSONGA RITROVATO – La finale del Master 250 di Anversa vede opposti Jo-Wilfried Tsonga e Diego Schwartzman, rispettivamente numeri 17 e 26 del ranking e 2 e 4 del seeding. Tsonga arriva in finale attraverso un cammino relativamente agevole, battuti De Schepper, Benneteau e Bemelmans senza aver lasciato per strada nemmeno un set, mentre decisamente più emozionante è stata la settimana dell’argentino, che dopo il bye al primo turno ha affrontato il promettente Next Gen americano Ernesto Escobedo, poi ha regolato in due set un David Ferrer non in piena forma e ha superato senza grossi problemi l’ascendente Stefanos Tsitsipas – il quale arrivava da un match vinto al terzo set contro la testa di serie numero 1 David Goffin. I due finalisti non si sono mai affrontati prima d’oggi. I primi game vengono giocati, per questo motivo, all’insegna della prudenza: il francese, però, è in ottima forma sia con il servizio che con la risposta, e raccoglie in fretta il break che gli permette di allungare sul 63. Il secondo set inizia all’insegna della continuità con i giocatori che lottano per mantenere il servizio, ma è di nuovo Tsonga a ottenere un break per il 43. A questo punto, però, anzichè soccombere Schwartzman alza la testa e si riprende il servizio con due game di alto livello. Ma la sua costanza non è abbastanza, e finisce per cedere al gioco successivo alle bordate del tennista d’oltralpe, che alla prima occasione in cui serve per il set non sbaglia il colpo.
DZUMHUR COSTANTE – Oggi si è anche conclusa la Kremlin Cup, Master 250 con sede a Mosca, con la vittoria di Damir Dzumhur su Ricardas Berankis. La settimana russa è stata caratterizzata da un certo numero di upset, come le sconfitte dei due leader del seeding Pablo Carreno-Busta e Albert Ramos-Vinolas all’esordio, che hanno comportato un esito piuttosto inaspettato. La caduta di Rublev e Coric al primo turno, poi, ha lasciato nell’anarchia il tabellone inferiore, da cui è emerso il numero 169 ATP Berankis, mentre dall’altra parte Damir Dzumhur, che sta attraversando un periodo fantastico della carriera, ha giustiziato prima Thomas Fabbiano e poi Andreas Seppi in tre set. Il bosniaco n. 38 del ranking ha, così, raccolto il suo secondo titolo stagionale, oltre a numerosi altri buoni piazzamenti, in un’annata per lui particolarmente soddisfacente.