Atp 250 Montpellier: Bublik sfida Coric nell’ultimo atto del torneo francese

La finale dell'Atp 250 di Montpellier sarà tra Alexander Bublik e Borna Coric. Sconfitti nelle semifinali Auger Aliassime e Rune
Presentando nei giorni scorsi l’ATP 250 di Montpellier, abbiamo sottolineato come la qualità del torneo fosse di altissimo livello, nobilitato infatti dalla presenza di giocatori di valore assoluto, quali Rune, Bublik, Auger-Aliassime e Coric, nell’ordine le prime quattro teste di serie del Main Draw francese. E per l’immensa gioia e massimo gaudio degli organizzatori, proprio questi quattro tennisti hanno raggiunto le semifinali, disputate entrambe nella giornata di ieri.
Nella prima semifinale tra la testa di serie n°2 Alexander Bublik e la terza, Felix Auger-Aliassime, ha prevalso in rimonta, come accaduto ai quarti, proprio il Cavallo Pazzo kazaco col punteggio di 4-6 6-4 6-4 in 2 ore e 37 minuti.
Il match è stato divertente e combattuto, ricco di belle giocate e colpi di scena, ribaltamenti di fronte e palle break, quasi che i due tennisti facessero a gara per rimettersi in gioco l’un l’altro. Bravo a recuperare un set gentilmente offerto al canadese con le solite follie bublike, il tennista di origine russa indirizza infine l’esito della partita verso Astana, con il kazaco che disputerà la seconda finale in tre anni al torneo di Montepellier, già vinto nel 2022 ai danni del tedesco Zverev.
L’attesa seconda semifinale che vedeva impegnato Holger Rune, prima testa di serie del torneo, si è conclusa in meno di un’ora con il ritiro del giovane danese sul punteggio di 6-3 4-1 a favore dello sfidante croato Borna Coric, giustiziere ieri non senza fatica del nostro Flavio Cobolli. Per il classe 2003, purtroppo, problemi all’avambraccio destro che lo hanno condizionato e costretto al forfait.
Sarà dunque il n°4 del seeding a sfidare domenica Alexander Bublik, in una finale che contrapporrà la fantasia e la sregolatezza del tennista kazaco alla solidità e alla concretezza del giocatore croato. Spettacolo assicurato, oserei dire.
Roberto “ItalyFirst” Eusebi
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