Prima Rotterdam, poi Doha e infine Dubai. Daniil Medvedev prosegue la sua striscia positiva di risultati, che gli hanno consentito di sollevare tre trofei nelle ultime tre settimane – impresa compiuta negli ultimi anni anche da Ruud nel 2021 e da Auger-Aliassime nel 2022. Sono in totale quattordici le vittorie di fila messe a segno dal russo, l’ultima nel match mai in discussione contro il suo connazionale Rublev.
Il primo parziale si è aperto con un game durato ben sette minuti, concluso con il break di Medvedev che ha immediatamente consolidato il proprio vantaggio. Un ulteriore break nel settimo gioco gli ha successivamente permesso di aggiudicarsi il set – con soli 2 errori gratuiti commessi – dopo 36 minuti con il punteggio di 6-2.
Nel secondo parziale, dal 2-1 in favore di Rublev, l’ex vincitore degli Us Open si è imposto nei cinque game successivi, festeggiando il suo trionfo con un doppio 6-2 in un’ora e otto minuti. Questo successo aggiunge al suo palmarès il quarto ATP 500 e il nono titolo sul cemento outdoor.
Per tutta la durata del match, Rublev – che ha disputato la sua prima finale del 2023 – ha palesato molto nervosismo a causa del tennis logorante del suo avversario, noto per il suo atletismo e per la sua strenua difesa da fondocampo. Inoltre, Medvedev è riuscito a metterlo in difficoltà sin dalla risposta, nonostante la sua consueta posizione decisamente arretrata.
Daniil ha completato una settimana perfetta, nella quale ha posto fine all’imbattibilità di Novak Djokovic eliminandolo in semifinale. Per di più, nom ha ceduto nemmeno un set nell’arco del torneo. In queste settimane, successive all’eliminazione contro Sebastian Korda agli Australian Open, il russo sembra aver ritrovato il suo miglior livello di tennis, dopo un 2022 con poche luci e molte ombre.
Con questa vittoria Medvedev sale in sesta posizione nel ranking ATP e si presenta come favorito assoluto ai primi Masters 1000 della stagione di Indian Wells e Miami.
Davide Zanghi