(Photo by Thomas Kronsteiner/Getty Images)
La settimana che prevede lo svolgimento degli ultimi due ATP 500 stagionali ha sempre garantito match coinvolgenti, che anche quest’anno non sono mancati sul cemento indoor di Vienna e Basilea. Nella capitale austriaca, la prima semifinale ha posto di fronte Jack Draper, che sta vivendo la sua piena ascesa nel circuito maggiore, e Lorenzo Musetti, giustiziere ai quarti di Zverev, teste di serie uno del tabellone.
L’azzurro è stato da subito costretto a rincorrere nel punteggio il britannico, che ha consolidato sul 2-0 il break ottenuto in apertura, annullando anche una chance di controbreak. Nonostante il tennis spavaldo ed esplosivo di Draper, Musetti ha ristabilito la parità sul 2-2, suggellata da una risposta vincente lungolinea che ha certificato i progressi del toscano in questo fondamentale, per mezzo di una posizione più avanzata. Nel quinto game, tuttavia, Lorenzo ha ceduto nuovamente la battuta a causa di una carenza di prime, permettendo a Draper di assumere il comando del match. Il classe 2001, infatti, galvanizzato dal vantaggio e libero di prendersi maggiori rischi, si è portato sul 5-2 e ha chiuso rapidamente il parziale in suo favore.
Nel secondo set, non si è placata la sofferenza di Musetti nei propri turni di battuta, culminata con il break patito nel terzo game, in cui non è stata sufficiente la rimonta da 0-40, terminato con uno splendido rovescio lungolinea di Draper. I due game successivi al servizio del nativo di Sutton si sono rivelati molto dispendiosi e prolungati: nel sesto in particolare, durato ben venti punti, ha cancellato tre palle break ed è riuscito a issarsi sul 4-2. Non demoralizzatosi, Musetti ha tratto profitto da una versione stremata da Draper, spesso piegato sulle gambe, vincendo in risposta l’interminabile ottavo game.
Sul 4-4, però, l’azzurro ha dilapidato la solerte rimonta, commettendo quattro gratuiti imperdonabili e permettendo all’avversario di servire per il match. Le difficoltà fisiche di Draper sono state confermate dal medical time out richiesto nella pausa seguente, ma sorretto dal suo servizio letale si è guadagnato dopo un’ora e quarantotto minuti la sua terza finale dell’anno e il nuovo best ranking, salendo alla quindicesima posizione. Per Musetti, sconfitto per la terza volta in altrettanti precedenti dal britannico, è terminata una settimana indubbiamente positiva, con il rammarico però di non aver condotto questa sfida al set decisivo.
Nella seconda semifinale, Karen Khachanov si è imposto con un netto 6-2 6-4 su Alex de Minaur, attualmente nono nella Race per Torino. Il russo disputerà la sua decima finale, quinta in condizioni indoor e seconda di fila, visto il recente trionfo ad Almaty. Nei precedenti tra i finalisti, Khachanov è avanti 2-1. L’ultimo atto del torneo di Basilea avrà come protagonisti Ben Shelton e Giovanni Mpetshi Perricard. Lo statunitense ha superato Arthur Fils con il punteggio di 6-3 7-6, riscattandosi in seguito alla recente sconfitta di Tokyo, in cui prevalse il francese 7-6 al terzo. Grazie a questo successo, Shelton si è garantito il rientro in top20 e la terza finale ATP in carriera. Il gigante francese classe 2003, la cui prima ha raggiunto circa 240km/h, ha eliminato Holger Rune 7-6 6-4, approdando alla seconda finale in stagione dopo quella vinta a Lione. L’unico precedente tra i due finalisti, disputatosi quest’anno al Queen’s, ha visto l’affermazione di Mpetshi Perricard.
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