Alexander Zverev, numero 3 al mondo, partiva sulla carta favorito su Nick Kyrgios, attuale numero 72, per un mero fatto di ranking e continuità mostrata in carriera nella finale di Acapulco. Nonostante tutto, l’australiano non ha fatto altro che sorprendere nel torneo messicano: partendo da Nadal, passando da Wawrinka e concludendo con Isner, Kyrgios aveva messo in fila tre avversari illustri mostrando combattività e quella voglia di vincere che spesso gli era stata questionata durante gli anni precedenti.
Primo set
Nonostante i precedenti dicano 3-1 Zverev, considerando il vero valore dei giocatori, il match inizia con il massimo delle aspettative.
A partire meglio è l’australiano: sul 2-1 in suo favore, infatti, Zverev cede per poco la presa e si ritrova sotto 0-40; riuscirà a salvare una palla break, ma sulla successiva cade, mandando l’avversario avanti 3-1. Immediatamente, però, ha la possibilità di tornare in partita: Kyrgios, infatti, concede a sua volta due palle break, riuscendo però ad annullare e allungare addirittura sul 4-1.
Di qui alla fine del set, Zverev avrà un’ulteriore palla break (sul 2-4), ma non riuscirà a trasformarla: entrambi i giocatori tengono il servizio fino alla fine del parziale, che si conclude per 6-3 in favore di Kyrgios.
Secondo set
Anche il secondo set si apre in salita per il teutonico: infatti, cede immediatamente il servizio a 30, mandando nuovamente l’australiano avanti di un break. Questa volta, però la risposta di Zverev non si fa attendere: a sua volta, infatti, riesce a conquistare il turno di battuta dell’avversario, riportando il parziale in parità.
Il fulcro del set, però, è da ritrovare nel quinto e nel sesto game: infatti, Kyrgios riesce a portarsi di nuovo avanti di un break sul 3-2 ma Zverev, questa volta, non riesce a rispondere, spreca due palle del contro-break nel game successivo, e permette all’australiano di allungare sul 4-2. Da qui alla fine del match non ci sono più possibilità di tornare in partita: entrambi i giocatori tengono facilmente il servizio, chiudendo il set per 6-4 in favore dell’australiano, che così mette in bacheca il quinto titolo ATP della carriera.
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