Rafael Nadal era arrivato a tanto così dal vincere il suo primo titolo sul cemento dopo più di tre anni di astinenza, dal torneo di Doha 2014. Eppure anche stavolta è costretto a rimandare il successo, fermato dal 29enne statunitense Sam Querrey, che lo ha superato facilmente con il punteggio di 6-3 7-6(3) dopo appena un’ora e 34 minuti di partita. Nadal non è certo stato incisivo come nei precedenti match prima della finale, ma la differenza l’ha fatta senza dubbio il servizio potente e incisivo di Querrey, autore di ben 19 ace e dell’81% di punti vinti con la prima. Grazie a questa percentuali, l’americano ha strappato la prima vittoria contro l’ex n. 1 spagnolo, che si era aggiudicato i quattro scontri diretti, anche se in tre precedenti aveva sempre lasciato un parziale.
Il primo set parte piuttosto equilibrato fino all’ottavo game: Rafa parte male, con un doppio fallo. Querrey capisce che è arrivato il momento di contrattaccare e lo fa: un dritto lungolinea vincente, un errore di Rafa di dritto e infine una risposta di rovescio vincente dello statunitense gli regalano il game a 0. Sam sfrutta subito l’occasione, tenendo il game al servizio con autorità e aggiudicandosi il parziale 6-3 (in tutto il set ha perso solo 4 punti al servizio).
Nel secondo set Rafa reagisce e attacca il servizio apparentemente impeccabile di Querrey, il quale si deconcentra, commette due doppi falli e un brutto errore con il dritto e regala la prima palla break dell’incontro allo spagnolo, che però non riesce a capitalizzare, sorpreso da un ennesimo dritto vincente. Sull’1 pari è Querrey ad avere la chance di strappare la battuta, ma Rafa riesce a restare a galla. Nel corso del set è il maiorchino ad avere più possibilità di strappare il servizio, con ben 6 palle break non sfruttate. Rafa ne paga il prezzo al tie-break, dove l’americano domina e si aggiudica il punteggio di 7 a 3. Querrey vince con tranquillità e autorevolezza un gran match, aggiungendo così Rafael Nadal alla lista dei campioni che ha battuto in questo torneo dopo David Goffin, Dominic Thiem e Nick Kyrgios.
Querrey aggiunge così il nono trofeo alla sua già ricca bacheca, su un totale di 16 finali giocate e diventa il primo statunitense a vincere Acapulco dopo ben 24 anni. Da lunedì Querrey sarà n. 26 del mondo, compiendo un salto di ben 14 posizione. Nadal rimane invece n. 6, a grande distanza dal croato Marin Cilic, ma deve ancora aspettare per vincere il suo primo titolo nel 2017 e il suo 70esimo in carriera. Sarebbe stato il terzo ad Acapulco, dopo il 2005 e il 2013, quando era ancora su terra battuta. Il campione spagnolo non vince un titolo da quasi un anno, esattamente dal 25 aprile, quando si impose nel Torneo Godò, a Barcellona. Con la stagione della terra alle porte, si presume che Nadal riesca a superare presto questo digiuno, tenendo conto del fatto che la sua stagione finora è stata senza dubbio positiva, con il ritorno a una finale Slam, agli Australian Open, persa contro Roger Federer, a tre anni dalla vittoria del suo ultimo Roland Garros. Certo, se oggi avesse vinto, lo spagnolo si sarebbe avvicinato alla top-five, ad appena 115 punti di distanza dal giapponese Kei Nishikori. Siamo sicuri che il sorpasso avverrà presto, magari a Roma o a Parigi, campi prediletti dal campione di Maiorca.
Atp 250 Acapulco – Finale:
Sam Querrey b. Rafael Nadal – 6-3 7-6(3)
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