Designate le semifinali dell’ATP 500 di Acapulco, con Nick Kyrgios, autore dell’eliminazione di Novak Djokovic, che affronterà Sam Querrey, giustiziere di Thiem. Nella parte bassa del tabellone invece si sfideranno Rafael Nadal e Marin Cilic, il croato ha approfittato del prematuro ritiro di Steve Johnson mentre il maiorchino ha regolato in due set Nishioka. Con la vittoria sul serbo, ora il nativo di Canberra punta prepotentemente al titolo e chissà se magari in finale ci sarà il remake della sfida andata in scena a Wimbledon nel 2014.
AVANTI QUERREY E CILIC – Con un bel po’ di fortuna avanza in semifinale Marin Cilic, infatti Steve Johnson si è ritirato anzitempo dal match, senza neanche completare il riscaldamento, a causa di un fastidio alla caviglia, già accusato nel match contro Escobedo. Dunque il croato avanza in semifinale ben riposato, Rafa è avvisato. L’altro americano, Querrey, al contrario è in forma, dopo aver regolato nettamente Goffin con un 6-2 6-3, spazza via anche Thiem con un pesante 6-1 7-5.
NADAL CON FATICA – Soffre e non poco il maiorchino contro il giovane giapponese Nishioka, solo il tiebreak ha impedito al nipponico di far suo il primo set, andato avanti di un break nel parziale, ma l’inesperienza si è fatta sentire, infatti nell’ottavo gioco perde il servizio da 40-15, innescando così la rimonta dello spagnolo. Nella seconda frazione Nadal parte ancora una volta con il freno a mano, perdendo subito il servizio ma grazie ad una serie di 4 giochi di fila, riesci a recuperare ed a sorpassare il suo avversario, concludendo il set con un 6-3.
IN KYRGIOS, OUT NOLE – Nel match clou di giornata Nick Kyrgios sorprende tutti, spazzando via dal torneo la testa di serie numero 1, nonché 2 al mondo, con questa sconfitta le chance di Djokovic di ritornare in vetta in classifica si riducono sempre di più, sopratutto ora con i punti di Indian Wells e Miami da difendere. Nel primo set regna l’equilibrio, i servizi vengono rispettati regolarmente, con una sola palla break concessa ed annullata da Kyrgios nel sesto gioco. Si arriva al tiebreak dove è l’australiano a prendere il primo allunga, andando avanti 5-4 e servizio, sul 6-4 commette un generoso doppio fallo, rimettendo in gioco il proprio avversario, il punto decisivo è conquistato sul 10-9, facendo suo il primo parziale. La seconda frazione appare essere la fotocopia della prima, con nessuna palla break concessa e turni di battuta conservati agevolmente, però lo strappo avviene nel 12esimo game, dove Djokovic con due banalissimi errori porta il nativo di Canberra 0-30 che sulle ali dell’entusiasmo chiude l’incontro con l’ennesimo vincente. Battuto così l’ex numero 1 al mondo per la prima volta in carriera.