È partito dalle qualificazioni, ha battuto nell’ordine Kohlschreiber, Cuevas, Carreno Busta e Jarry, vincendo ogni singolo match contro pronostico, ed ha raggiunto appena la terza finale a livello Atp. Aveva già perso due anni fa con Lorenzi a Kitzbuhel e l’anno scorso a Memphis da Harrison, e a dir la verità, dando un’occhiata all’avversario che aveva di fronte oggi, il quale ha vinto due tornei a livello Atp ed in entrambe le occasioni si trovava ad Amburgo, le premesse non erano le migliori. Questa settimana però è stata speciale per Basilashvili, diversa dalle altre; in questi sette giorni abbiamo ammirato un giocatore diverso, che alternava ai suoi ottimi colpi, che si sposano estremamente bene sulla terra, una tattica che gli permetteva di uscire bene dalle situazioni difficili, di giocare in maniera intelligente i punti importanti, ma soprattutto di adattarsi all’avversraio che aveva davanti. Nikoloz, perciò, è riuscito a tironfare persino in finale, battendo in tre set Leonardo Mayer, ottenendo un vittoria tanto bella quanto importante.
Sia in semifinale che in finale ha perso il secondo set per 6 giochi a 0, ma non importa, perché ha saputo vincere il primo ed il terzo parziale, dimostrando una tenacia ed una forza mentale che in pochi possono vantare nel circuito. E poi, per chiudere in bellezza, l’esultanza: probabilmente qualcuno si aspettava qualche salto di gioia o almeno le braccia al cielo, e invece no; Nikoloz si è limitato ad un sorriso verso il suo angolo e ad un pugnetto. Un’esultanza sobria e pacata, che però non rispecchia la vera gioia che stava provando in quel momento Nikoloz, che dopo anni di gavetta e tornei di livello inferiore, guadagna in un colpo solo 46 posizioni e raggiunge il suo personale best ranking, issandosi alla piazza numero 35. Finalmente arriva il torneo della svolta, quello che fa la differenza e che può davvero spalancare le porte del paradiso al georgiano. Qualcuno che conosciamo bene, dopo aver vinto il primo torneo della sua carriera, è riuscito a togliersi diverse soddisfazioni ed ora si trova addirittura decimo nella Race; chissà se Basilashvili riuscirà a fare lo stesso. Ora tocca solamente a lui.
IL MATCH- Pronti, partenza, via e subito due palle break in favore di Mayer, che dopo aver tenuto il servizio a 15, si rende subito aggressivo sulla battuta nemica. Il georgiano però si fa trovare estremamente pronto e, dopo aver vinto, riesce a piazzare un importante break nel gioco seguente. Dal terzo game in poi, Mayer gioca un discreto tennis, faticando non più di tanto al servizio e riuscendo spesso a mettere pressione al suo avversario in risposta; d’altro canto, Basilashvili mette in campo appena il 35% di prime palle e, nonostante si trovi sotto 0-30 in ben due occasioni, riesce a tenere la battuta senza concedere palle break fino al 5-4. Nel decimo game, l’argentino riesce finalmente ad arrivare a palla break, ma Basilashvili infila tre punti consecutivi e vince il game ed il set. Nel secondo parziale, esattamente come successo nella semifinale di ieri, il tennista georgiano non riesce a vincere neppure un set. Pessimo al servizio ed altrettanto poco incisivo in risposta, Basilashvili non riesce ad impensierire in nessun modo il suo avversario, che domina il set e se loa aggiudica per 6-0. Infine, nel terzo parziale, per ben dieci game non c’è ombra di palla break ed i servizi vanno via piuttosto rapidamente. Proprio quando il tie-break era all’orizzonte, ma allo stesso tempo proprio quando la tensione cominciava a farsi sentire ed ogni palla diventava parecchio pesante, ecco che Nikoloz mette a segno l’allungo decisivo, piazzando un break di vitale importanza ed andando a servire per il match. Nel gioco seguente, sotto 30-40, il georgiano benefica di un paio di errori gravi di Mayer ed al primo match point trionfa, chiudendo 7-5.
QUALIFICAZIONI– Quest’oggi, si sono disputati anche diversi incontri di qualificazione dei tornei in programma la settimana prossima. L’unico italiano impegnato si trovava a Kitzbuhel e corrispondeva al nome di Lorenzo Sonego, che purtroppo ha perso in due set dal giovane Rodionov. Hanno superato le qualificazioni anche Hanfmann, Klizan e Istomin. A Washington, invece, sono stati ben 6 i giocatori a qualificarsi e si tratta di Young, Watanuki, Kwiatkowski, Millot, Krueger e Bolt.
Atp Amburgo – Finale
Basilashvili d Mayer 64 06 75