La cronaca – I due contendenti hanno iniziato il confronto senza timori reverenziali, a pieno regime. Sotto il profilo dell’impostazione tattica, l’italiano ha cercato di praticare un tennis votato all’attacco, rischiando soluzioni aggressive appena ne ha avuto l’occasione, soprattutto con il diritto. Alla battuta ha ostentato di nuovo una straordinaria capacità di incidere con la prima palla, spesso servita oltre i 220 km/h e con cui si è guadagnato numerosi volte direttamente il punto. Mentre il suo avversario ha tentato di fare leva sulle proprie caratteristiche, dunque sulle capacità atletiche, che si sono potute esprimere nella realizzazione di recuperi difficili e sulla possibilità di condurre in maniera efficacie gli scambi prolungati, oltre al fatto che abbia potuto attingere ad una discreta varietà di colpi. Pur non avendo la medesima consistenza, anche Kecmanovic si è dimostrato alquanto solido al servizio nella prima metà del set. In merito al punteggio, il serbo ha tremato nel corso del sesto gioco, quando ha faticato a contenere le ribattute efficaci e l’iniziativa presa dal torinese negli scambi che sono susseguiti, concedendo due palle break durante i vantaggi. Anche in seguito, in coincidenza con il momento cruciale del parziale, sul punteggio di 5-4 in favore dell’italiano, si è visto costretto a fronteggiare ben tre palle set, sempre ai vantaggi. Alla stessa maniera all’undicesimo gioco ha dovuto annullare un’altra occasione di break. In ogni circostanza ne è venuto fuori, dimostrando tra l’altro una notevole solidità dal punto di vista mentale. La frazione alla fine si è risolta al tie break ed in favore di Keckmanovic, il quale ha capitalizzato nel migliore dei modi un mini break conquistato al principio, affermandosi per 7-5. In merito alla seconda partita, è iniziata all’insegna dell’equilibrio. Sonego ha mantenuto estremamente elevato il rendimento al servizio, ma il suo avversario non è stato da meno, in quanto anche lui ha cominciato ad innalzare il profitto con la prima palla. Il registro della gara è rimasto il medesimo anche successivamente, dunque le contese si sono svolte rapidamente e i servizi vincenti l’hanno fatta da padrona. Le uniche titubanze di Sonego si sono manifestate nel momento più delicato del set, sul 5-4 in favore del serbo, quando ha concesso la prima palla break della gara, del valore di un match point, ma si è aggrappato a tre servizi vincenti ed ha raggiunto Kecmanovic sul 5-5. Il parziale si è quindi risolto ancora una volta al tie break, dove il giocatore piemontese ha messo in mostra tutte le sue migliori qualità tecniche, realizzando delle giocate pregevoli e commettendo di rado delle sbavature. Così ha raggiunto il pareggio nel conto dei parziali, affermandosi per 7-5. relativamente alla partita decisiva, ha preso una piega completamente favorevole all’azzurro, il quale ha perseverato nel condurre una prestazione attenta, dai ritmi sempre molto elevati, oltre a risultare inscalfibile alla battuta. Il suo avversario, di contro, ha cominciato a traballare e ad evidenziare qualche affaticamento di carattere atletico, non risultando più brillante ed efficacie come nei precedenti due parziali. Al quarto gioco ha consegnato il primo break della gara a Sonego. Quest’ultimo ha consolidato il vantaggio nel gioco successivo con la solita determinazione. Da quel momento in poi il rendimento del serbo è ulteriormente diminuito, tanto da cedere ancora un altro break. Sul 5-1, infine, l’italiano ha difeso il turno di battuta a zero, facendo proprio l’incontro ed il titolo.
Il punteggio:
L.Sonego b. M.Kecmanovic 6-7(5) 7-6(5) 6-1