E sono 12 le vittorie consecutive per Andrey Rublev, che si sta confermando come uno dei tennisti, se non il più, in forma di questo avvio di 2020. L’ultima vittoria in ordine temporale è quella arrivata nella finale del torneo di Adelaide. Secondo titolo in stagione dopo quello conquistato a Doha. Stavolta a farne le spese è stato il sudafricano Lloyd Harris, che ha ceduto al giovane russo con lo score di 6-3 6-0. Match senza appello, come suggerisce il nettissimo risultato, conclusosi dopo appena 57 minuti di partita.
Nel primo set si parte con un certo equilibrio e con Harris che è il primo ad avere una palla break in proprio favore. Il russo la annulla con personalità nel quinto gioco, prima di strappare il servizio nel game immediatamente successivo. Ma la cbiave del match è tutta nel settimo game, quando Harris ha tre palle del controbreak, dallo 0-40, ma non riesce a sfruttarne alcuna. Il sudafricano sembra acccusare il colpo e nel secondo parziale non trova la lucidità necessaria a contrastare il suo avversario, che entra in campo piuttosto deciso di terminae il prima possibile l’incontro. Il tutto si conclude con un bagel in favore del russo, che si candida ad outsider nella sua parte di tabellone degli Australian Open.
Nell’altra finale, quella dell’ATP 250 di Auckland, il derby francese va al giovane Ugo Humbert, che si impone in tre set sul navigato Benoit Paire. Il punteggio finale, molto combattuto, è stato 7-6 3-6 7-6 ed ha consegnato al giovane il primo titolo del circuito maggiore in carriera e il best ranking, che da lunedì lo vedrà vicinissimo alla top 40. Nel primo set regna l’equilibrio, con due break per parte nei primi otto giochi. Nell’undicesimo gioco Humbert ha due set point, entrambi salvati al servizio da Paire. Arrivati al tie-break, è ancora Humbert a portarsi avanti per primo prima di chiudere per 7 punti a 2.
Il secondo parziale non offre le stesse emozioni del primo, in quanto solo un game in risposta vinto da Paire ne decide le sorti. Il break arriva nel quarto game, poco dopo aver annullato due palle break al suo avversario. Nessun particolare scossone di lì in poi, tanto che Paire riesce a chiudere senza particolari problemi per 6 giochi a 3, dopo un punto da manuale del tennis. Nel set decisivo il break per Humbert arriva in apertura, nel secondo game, issandosi sul 3-0. Al momento di chiudere, sul 5-3, arriva lo scatto d’orgoglio di Paire che trova l’insperato controbreak e trascina il set al tie-break. Qui, ancora una volta, è Humbert a giocarsi meglio le proprie carte e a chiudere i conti dopo oltre due ore e mezza di gioco.