A Barcellona è iniziato il tradizionale torneo 500: mentre si attende il ritorno in campo di Rafa Nadal dopo la sconfitta in semifinale a Montecarlo, si sono disputati quest’oggi diversi primi turni.
Ad aprire le danze sono stati Leonardo Mayer e Marius Copil: l’argentino conquista il primo set per 6-3 grazie ad un break conquistato nel secondo game ma, da qui in avanti l’incontro diventa perfettamente equilibrato; il rumeno riesce a strappare il secondo set al tie-break senza che ci siano stati break nell’intero parziale, ma alla fine è il sudamericano a spuntarla: nel set decisivo, mette a referto un break a zero nel dodicesimo game e chiude la partita con un 7-5.
E’ stato poi il momento di Marton Fucsovics e Denis Kudla: l’ungherese, dopo aver vinto il primo parziale con un combattuto 6-4, ha la strada completamente spianata verso il 6-1 finale che gli ha permesso di chiudere l’incontro in un’ora e venti.
Un altro incontro completamente a senso unico è stato quello tra Mackenzie McDonald e Taro Daniel: il giapponese non entra mai in partita, e cede con un facile 6-2 6-2 all’americano, che ora se la vedrà con Giles Simon, undicesima testa di serie.
Giunto dalle qualificazioni, il boliviano Hugo Dellien era chiamato ad una prova a dir poco impossibile affrontando il numero 51 al mondo Jan-Lennard Struff: infatti, il tedesco ha vita davvero facile, cede solo 4 game nel 6-3 6-1 finale in poco più di 50 minuti di gioco e accede al turno successivo.
A combattere di più sono stati sicuramente Jaume Munar e Pedro Sousa: dopo un primo set con ben 6 break su 8 game, è il qualificato portoghese ad essere in vantaggio, chiudendo questo caotico parziale per 6-2, incamerando 4 di quei 6 game di risposta vinti in totale. Il secondo set è molto più ordinato: ritrovato il servizio, Munar riesce a conquistare il decimo game strappando il servizio all’avversario e riequilibrando il match con un 6-4. Da questo momento parte l’assolo finale dello spagnolo: in 33 minuti, infatti, vince tutti e 6 i game del set decisivo ed approda ai sedicesimi di finale.
Proseguendo, è stato il momento del match che si prospettava più equilibrato di giornata: si tratta della sfida tra i due americani Fritz e Opelka, rispettivamente numero 58 e 59 del mondo. Alla fine della fiera, però, l’incontro è praticamente piatto: Fritz conquista un break per parziale e chiude l’incontro per 6-3 6-4, garantendosi la possibilità di sfidare Kei Nishikori, quarta forza del seeding, per un posto agli ottavi.
E’ toccato poi ad un altro derby, questa volta spagnolo: tra Verdasco e Feliciano Lopez, è stato il madrileno a spuntarla per 6-4 6-3, con l’incontro che si è definitivamente chiuso quando il futuro vincitore ha recuperato il break di ritardo sull’avversario sull’1-3 nel secondo set.
Tra il lucky loser Jarry e il qualificato Granollers è stato il cileno ad aggiudicarsi l’incontro: ad un primo set particolarmente equilibrato, chiusosi solo per 7-5 in favore del ripescato, segue un secondo parziale folle che, dopo 5 break, viene conquistato dal giocatore spagnolo per 6-4. Si rientra nella normalità nel set finale: a romperla è il break conquistato da Jarry in un game da 19 punti che lo porta avanti per 3-2 e servizio e che risulterà fondamentale per il 6-4 finale.
E’ giunto quindi il momento di Diego Schwartzman e Yoshito Nishioka: il primo parziale risulta davvero caotico, con l’argentino che è costretto a rincorrere per un break subito in apertura, poi si ritrova avanti per 4-2 e servizio e termina per perdere 4 giochi di fila, cedendo il set al giapponese per 6-4. La partita successiva non è meno ricca di cambiamenti di fronte: per due volte, Schwartzman cede un break appena conquistato ( sul 2-0 e sul 4-2), per poi conquistarne un terzo decisivo per il 6-4 finale. Il parziale decisivo segna il crollo dell’asiatico: dal 2-2, infatti, Nishioka perde 4 giochi consecutivi di cui 2 al servizio, permettendo al sudamericano la possibilità di sfidare Dominic Thiem agli ottavi.
A chiudere è toccato a Benoit Paire: il francese, opposto a Juan Ignacio Londero, porta avanti un match solido, conquistando un break decisivo nell’undicesimo game del primo set, chiudendolo per 7-5, e altri due nel 6-2 del parziale successivo.