Nella giornata odierna è andata in scena la finale del Barcellona Open Banc Sabadell. A contendersi il titolo sono stati Kei Nishikori, campione in carica, e Pablo Andujar, che hanno messo in scena una bella finale, equilibrata e decisa solo da alcuni episodi.
Si parte con Nishikori al servizio, che non appare solidissimo. Andujar ne approfitta giocando da subito in modo arrembante e riesce facilmente a conquistare il primo break della gara. Non è però altrettanto bravo a mantenere questa lucidità nel game successivo e ciò permette al nipponico di contro brekkarlo immediatamente, vincendo il game a zero.
Il resto dei giochi procede on serve, senza che ci siano possibilità per entrambi di passare in vantaggio. Nel complesso si assiste a un match equilibrato con bei colpi da una parte e dall’altra, senza che però nessuno dei due si esponga oltremisura. La svolta decisiva del primo set arriva nel decimo game, quando Andujar concede la seconda palla break a Nishikori. Questa volta però è anche set point e l’asiatico non si lascia sfuggire questa opportunità.
In questo modo ora Nishikori si porta a condurre per un set a zero, ritrovandosi a un passo dalla vittoria finale. Forse troppo convinto dei propri mezzi il nipponico si lascia un po’ andare, mentre l’iberico non molla neanche un punto. Anzi, riesce nuovamente a trovare il break in apertura di set e a condurre nel parziale. Stavolta è bravo a mantenere la freddezza necessaria a confermare il vantaggio.
Nei suoi successivi turni di servizio il giapponese fatica oltremodo a mantenere la battuta, prolungando i propri game ai vantaggi. Nel quarto game Andujar ha rischiato seriamente di vanificare nuovamente il break vinto ma è stato graziato da alcuni errori del tennista giapponese. Nei successivi game Nishikori aumenta il ritmo e finisce con il trovare il controbreak nell’ottavo gioco, quando per il tennista di casa tutto si avviava verso la conquista del set.
Nel decimo gioco si ritrova addirittura a dover servire per rimanere nel set, ma la pressione risulta essere troppa e l’esperienza del giapponese gli permette di trovare il break decisivo che sa di match. Per Andujar si è ripetuta per due volte la medesima cosa: in vantaggio di un break, è stato prima recuperato e successivamente, nel decimo game, superato in modo definitivo. C’è da dire che Nishikori non ha brillato ma, mantenendo sempre la concentrazione, è riuscito a superare i momenti più duri e poi a cogliere le chance a sua disposizione per fare suo l’incontro.
Nishikori b. Andujar 64 64