Se Matteo Berrettini dovesse qualificarsi per le Atp Finals – lungi da noi portagli sfortuna – una piccolissima parte del merito andrebbe a Reilly Opelka. Il gigante americano, protagonista indiscusso dell’Atp 500 di Basilea, ha infatti sconfitto prima il belga Goffin e poi lo spagnolo Bautista Agut per approdare in semifinale. Due vittorie sofferte, entrambe in tre set, che regalano la prima semifinale in un 500 a Opelka, ma soprattutto permettono a Berrettini di aumentare il distacco con i contendenti nella Race to London. In attesa della semifinale dell’azzurro a Vienna, domani contro Thiem, l’ultima spiaggia per recuperare punti sull’ottavo posto è il Masters 1000 di Parigi-Bercy, dove sarà tutt’altro che facile spingersi avanti, ma anche (più) avanti di Berrettini. Non poteva dunque augurarsi di meglio il tennista romano, che dopo la semifinale in uno slam e in un Master 1000, ne ha raggiunta anche una in un 500 ma soprattutto ha potuto beneficiare delle sconfitte dei suoi colleghi per incrementare il distacco che lo porterebbe a centrare un risultato storico.
31 aces ed appena cinque punti persi con la prima di servizio in campo per Opelka, che nella giornata odierna ha portato a casa un match a dir poco rocambolesco. In particolare, è stato il primo set a riservare la maggior parte delle sorprese e dei colpi di scena. Basta pensare al 6-3 finale e rendersi conto che Opelka ha maturato questo risultato perdendo in un’occasione il servizio. Ben due i break messi a segno dall’americano, che per ovvi motivi non è uno specialista in risposta, ma soprattutto ben due i break subiti da Bautista Agut, che non è solito offrire prestazioni di questo tipo. I primi due break – uno per parte – sono arrivati in apertura di match e si sono susseguiti, di fatto lasciando invariato l’andamento del set. Nell’ottavo gioco, invece, Opelka ha strappato la battuta al suo avversario conquistando la chance di servire per chiudere. La situazione precedente si stava per verificare nuovamente, non a caso lo spagnolo si è ritrovato 0-40 con tre palle break consecutive in favore. L’americano è però salito in cattedra e, con un parziale clamoroso dovuto al grosso aiuto giunto dal servizio, ha infilato cinque punti consecutivi e si è assicurato il set. Nella seconda frazione di gioco, invece, Bautista è stato impeccabile alla battuta, perdendo la bellezza di due punti – entrambi quando serviva per il set – ed ha dunque avuto modo di dedicarsi alla risposta, breakkando il suo avversario nel sesto game e restituendogli il 6-3. Nel parziale decisivo, infine, l’equilibrio ha regnato sovrano per molto tempo, almeno fino a quando Opelka non ha tirato fuori il coniglio dal cilindro, ottenendo un break fondamentale in un momento cruciale ed incamminandosi verso la vittoria, maturata con il terzo 6-3 dell’incontro dopo un’ora e trentacinque minuti di gioco. Grazie a questo trionfo, Opelka ritocca il suo best ranking, portandosi a ridosso della Top 30.
Best ranking anche per Alex De Minaur, che si appresta a chiudere in maniera decisamente positiva un buon 2019, e sfiderà proprio l’altissimo statunitense per un posto nella finale di Basilea. Occasione colossale per l’australiano, che potrebbe entrare in Top 20 in caso di vittoria. Probabilmente sarebbe stata solo questione di tempo date le sue qualità ed il suo talento, ma centrare quest’obiettivo prima della fine dell’anno potrebbe significare molto. La solida vittoria odierna in due set ai danni di Struff conferma l’ottimo periodo del numero 28 del mondo – ancora per poco – e lo erge sempre più a giocatore scomodo e ostico da affrontare. La sua risposta, domani, potrebbe dare molto fastidio alle bordate di Opelka.
Sarà invece Federer-Tsitsipas la semifinale della parte alta del tabellone – verrebbe da dire quasi una finale anticipata – nonostante fino all’ultimo i piani hanno rischiato di essere soggetti a cambiamento. Se da un lato Federer è avanzato in semifinale senza giocare a causa di un infortunio del suo connazionale Wawrinka che ci ha privato di un avvincente derby, il greco si è dovuto sudare la vittoria ed è stato in bilico fino all’ultimo. Krajinovic non è infatti un cliente agevole e su una superficie come il cemento indoor lo è ancor meno perciò batterlo non è la cosa più semplice del mondo. Forse non si aspettava una partenza del genere o forse non è stato capace di trovare le contromisure al suo gioco immediatamente; fatto sta che nel primo set è stato il serbo a prendersi la scena, prevalendo 6-3 ma breakkando il suo avversario in ben due occasioni. Ciononostante, Tsitsipas non si è abbattuto e non ha mollato, anzi ha umilmente provato a riscattarsi prima possibile, riuscendo a disputare un ottimo secondo parziale. Devastante al servizio, il tennista ateniese non ha incontrato difficoltà nel difendere il break ottenuto nel terzo gioco, che gli ha consegnato il parziale per 6 giochi a 4. Il match sembrava ormai destinato a scemare nelle sue mani quando Krajinovic ha perso la battuta in avvio di terzo set, ma il controbreak non è tardato ad arrivare ed ha rimesso tutto in discussione. Intensità alta, scambi entusiasmanti ed ottimo tennis nonostante qualche ingenuità di troppo da parte di entrambi. Il set decisivo se l’è aggiudicato Tsitsipas, che ha meritato il break ed ha tagliato il traguardo dopo quasi due ore di gioco. Per la semifinale di domani, i bookmakers si schierano dalla parte dello svizzero, anche piuttosto nettamente. Attenzione, però, soprattutto considerando che Roger si è già arreso in un’occasione al suo avversario.
[1] R. Federer b. [7] S. Wawrinka W/O
[3] S. Tsitsipas b. F. Krajinovic 36 64 64
R. Opelka b. [4] R. Bautista Agut 63 36 63
[W] A. De Minaur b. J. Struff 64 76(4)