Torna alla vittoria lo spagnolo David Ferrer, che aveva vinto l’ultimo titolo a Vienna nel 2015, e da un po’ di tempo a questa parte sta attraversando un periodo di crisi non indifferente che gli é costato molte posizioni in classifica. Il trionfo giunge al termine di una settimana che ha visto il 35enne protagonista, in quanto ha sconfitto avversari molto a loro agio sulla terra battuta come Verdasco, Laaksonen, al quale ha dovuto annullare match point, ma anche lo stesso Dolgopolov, che ad inizio anno aveva sconfitto Ferrer proprio sulla terra di Rio De Janeiro. La finale odierna é stata piuttosto altalenante, in quanto il primo set si é deciso su pochi punti e lo spagnolo é stato più cinico del suo avversario, mentre la seconda frazione di gioco é stata decisamente insolita dato che Ferrer si é fatto rimontare un consistente vantaggio ed ha seriamente rischiato di mandare tutto all’aria, sprecando ben 6 match point.
PRIMO SET: Il parziale iniziale si é aperto con una palla break, offerta dall’ucraino, ma non convertita da Ferrer, il quale a sua volta ha dovuto fronteggiare ben 4 chances di break nel gioco seguente, ma se l’é cavata ed é riuscita a mantenere in equilibrio il parziale, confermando l’assenza di break. Il set é andato via piuttosto liscio, senza grosse occasioni da entrambe le parti, fino al 4 pari, quando lo spagnolo é salito in cattedra ed ha strappato il servizio al suo avversario, ipotecando di fatto il set e mettendo in discesa il match. Il primo parziale é testimone di un buona percentuale al servizio di Ferru, soprattutto sulla prima palla, al contrario del suo avversario, che ha leggermente faticato con la prima, mentre é stato più costante sulla seconda. Spicca inoltre una buona predisposizione in risposta da parte del tennista di Javea, che é risultato molto aggressivo ed é riuscito a portare a casa il set.[fncvideo id=55335 autoplay=false]
SECONDO SET: Nella seconda frazione di gioco, c’é stato un concreto rischio di veder andar via il set molto velocemente e di non poter godere dello spettacolo che ha poi offerto questa finale. In questo caso, sia i meriti che i demeriti possono essere attributi a Ferrer, il quale si é portato avanti 51 giocando un tennis di altissimo livello e non lasciando scampo al suo avversario, ma poi ha rischiato di compiere una disfatta, non a caso ha mancato 2 match point sul 51, poi ha ceduto a 0 la battuta, in seguito ha fallito un altro match point sul 53 e, nel game che avrebbe potuto decidere le sorti del match, ha cercato di complicarsi ulteriormente la vita, non sfruttando tre match point ma, al termine di un game estremamente combattuto, riuscendo finalmente a guadagnare la vittoria, alzando le braccia al cielo e laureandosi campione del torneo svedese che lo aveva già visto vincere nel 2007 e nel 2012, quindi, se le statistiche non mentono e se Ferrer sarà ancora in attività nel 2022, già sappiamo chi sarà il favorito. In un set piuttosto difficile da analizzare, si può notare uno scarso rendimento al servizio da parte di Dolgopolov, che non ha inciso come avrebbe dovuto ed ha permesso al suo avversario di scatenarsi in risposta; qualche ace ha aiutato l’ucraino, ma nel complesso David Ferrer ha meritato la vittoria.
Ferrer d Dolgopolov 64 64