Atp Cup: Djokovic elimina il Canada, la Spagna si salva al doppio

Il riassunto di giornata da Sydney: la Serbia cercherà la rivincita sulla Russia dopo la sconfitta in Davis. Nadal perde in singolare ma salva la Spagna grazie a Carreno Busta. Per gli spagnoli domani sfida affascinante contro l'Australia (e gli australiani).

Si sono appena conclusi gli ultimi due quarti di finale della Atp Cup, la cui fase finale si disputa interamente a Sydney. Sulla Ken Rosewall Arena, la Serbia ha sconfitto per 3-0 il Canada. Nel confronto, spicca la bellissima partita tra Novak Djokovic e Denis Shapovalov, vinta dal primo in tre set. In sessione serale, dopo la vittoria di Roberto Bautista Agut su Kimmer Coppeljans, David Goffin ha sorpreso tutti battendo uno spento Rafael Nadal. Il numero 1 del mondo ha però contribuito al 2-1 finale degli iberici rimontando in coppia con Pablo Carreno Busta il duo avversario formato da Sander Gille e Joran Vliegen.

SERBIA-CANADA 3-0 – Nel quarto di finale della parte alta del tabellone, disputatosi in sessione diurna, il 3-0 in favore della Serbia è maturato soprattutto grazie al primo match di giornata. Contro pronostico e classifica, infatti, Dusan Lajovic ha superato nettamente Felix Auger-Aliassime. Il numero 34 del mondo ha chiuso infatti per 6-4 6-2 in un’ora e quarantuno minuti di gioco. Una superiorità tanto netta quanto inaspettata quella di Lajovic, propiziata da una versione poco consistente dell’avversario classe 2000. Di fatto, il match si chiude nel quinto game del primo set, quello dell’unico e decisivo break nel primo set. Da lì è impietoso il parziale di undici giochi a quattro in favore del serbo. È dal lato sinistro che Lajovic non lascia scampo, e con il rovescio, e con il dritto anomalo. Contro questi due colpi, oggi, Aliassime si mostra del tutto impotente. Di diritto non sente minimamente la palla e quando prova il lungolinea, ma anche lo sventaglio, si consegna praticamente nelle mani del proprio avversario. Chiaramente, il divario si fa netto quando il canadese deve ricorrere alla seconda di servizio, con cui vince solo sette punti su ventitré.

Il piatto forte della sfida, ovviamente, era il singolare tra i numeri uno dei rispettivi team, che non ha affatto deluso le aspettative. Novak Djokovic vince per la quinta occasione su altrettanti precedenti, ma questa volta Denis Shapovalov si supera e si arrende solo al tie-break del terzo e decisivo set. Il canadese incassa il primo set, ma poi capitola, con Djokovic che manda la Serbia in semifinale trionfando 4-6 6-1 7-6(4). Il numero 2 del mondo rimonta dopo un primo set difficilissimo, in cui produce poco e subisce l’avversario. Nel primo parziale mette a referto tre vincenti al fronte di ben dodici non forzati. Fatica tantissimo anche al servizio e nel nono game perde la battuta con molte colpe. Grazie a due doppi falli rimette in gioco l’avversario, che brekka rimontando dal 40-0 con un’ultima e straordinaria palla corta dopo uno scambio estenuante. Fa la differenza col rovescio incrociato nel primo parziale il numero 15 Atp. Una volta preso in mano lo scambio poi si destreggia benissimo anche col diritto. Quando tutto sembra suggerire che finalmente possa battere per la prima volta Djokovic, il canadese mostra però le prime crepe, su cui lavora, come il grande campione che è, Djokovic. Il fenomeno di Belgrado salva tre palle break nel terzo game, e al primo passaggio a vuoto del 20enne avversario va lui avanti di un break. In questi frangenti al serbo non serve strafare, ma basta giocare in modo da evidenziare le lacune di Shapovalov. Il canadese, bravo a rallentare, variare e giocare al centro nel primo set, dimentica tutta la pazienza con cui aveva costruito il vantaggio. Perde le misure del campo e col warning per condotta antisportiva, dopo aver risposto male ad un pubblico stranamente irrispettoso in Australia, Shapovalov esce completamente dalla partita e si ritrova così al terzo set. Djokovic rientra soprattutto grazie al servizio, che dal 47% di prime in campo torna sui suoi standard. Il match si riaccende però nell’ultima frazione,  col canadese che controlla di nuovo facilmente i propri turni di servizio. Djokovic riesce anche nel terzo a concretizzare la prima chance di break nel nono gioco, ma poi restituisce il favore con un bruttissimo diritto in corridoio. Solo nel tie-break viene fuori definitivamente la maggior sicurezza dei colpi per Djokovic. E quando la fretta torna ad impadronirsi del suo avversario, per il Canada non c’è più alcuna possibilità. Nole, amatissimo in Australia, trascina la Serbia in semifinale alla prima Atp Cup della storia. Il destino gli pone di fronte di nuovo la Russia, vincitrice, pur senza Daniil Medvedev, nel quarto di finale dell’ultima Coppa Davis. Senza più stimoli il Canada abbandona l’Atp Cup dopo il doppio: Viktor Troicki e Nikola Cacic lasciano infatti solo cinque game a Peter Polansky e Adil Shamasdin.

Djokovic Atp Cup 2020

BELGIO-SPAGNA 1-2 – Come in Serbia-Canada, anche in sessione serale il primo singolare è a senso unico sulla Ken Rosewall Arena. Dopo Aleksandre Metreveli, Franco Roncadelli e Go Soeda, Roberto Bautista Agu ha fatto un sol boccone anche del belga Kimmer Coppeljans. Contro Steve Darcis, probabilmente ci sarebbe stata una partita più equilibrata. Scegliere il numero 158 del mondo ha lasciato però pochissime chance, in realtà poi zero, al Belgio. Bautista chiude 6-1 6-4  rischiando solo nel secondo set. Recuperato il break iniziale, il numero 10 del mondo ha archiviato la senza patemi, lanciando la Spagna sull’1-0.

Se a novembre in Coppa Davis il primo punto voleva dire vittoria certa con lo show finale di Rafael Nadal, nella serata australiana ci ha pensato David Goffin a scombinare i piani dei propri avversari. Il numero 11 del mondo ferma a dieci la striscia di successi consecutivi del campione iberico, imponendosi 6-4 7-6(3). Il belga torna a battere il 34 di Manacor dopo le Finals del 2017 e lo fa con una prestazione incredibile, che punisce un incostante Nadal. Per lui una delle peggiori giornate dell’ultimo triennio al servizio, con tre break subiti ma quattordici palle break concesse. È certamente il rovescio di Goffin a creargli i maggiori problemi, con attacchi sia sull’incrociato e, spesso in chiusura, sul lungolinea. Ricucito lo strappo nel primo set, si è subito visto come la forma dello spagnolo fosse tutt’altro che ottimale. Va e viene la profondità dei suoi colpi, spesso facile preda di un Goffin molto convinto. “Ho rivisto i precedenti” dirà a fine match, e lo si nota subito. Usa la curva da destra in maniera impeccabile per tutto il match e sfrutta la posizione arretrata tipica di un Nadal sfiduciato per fare la differenza. È una vittoria da applausi non solo per suddetti aspetti tecnici, tra cui non bisogna dimenticare la risposta, ma anche per una questione psicologica. Sotto 4-3 nel primo parziale, il finalista di Cincinnati risale senza tremare da 0-40 e nel gioco successivo ottiene il break decisivo per il 6-4. La controprova sul piano mentale arriva anche nel secondo parziale. Nadal gioca il suo miglior tennis nella fase centrale del set per recuperare ancora un break di svantaggio. Sono costanza e chiarezza nell’attuazione del piano tattico gli aspetti su cui Goffin costruisce il pareggio da regalare al Belgio. Nadal sembra affaticato, quasi stanco, con poche energie. Da Perth a Sydney sembrano passati più di due giorni. La sconfitta da favorito, oltre che da tennista del momento, costringe la Spagna al doppio decisivo contro gli specialisti Sander Gille e Joran Vliegen.

Contro di loro, Nadal sceglie di scendere in campo per provare a rifarsi insieme a Pablo Carreno Busta. E la partita è tiratissima. Il duo belga è ben più affiatato, ma la Spagna tiene bene nei turni di battuta. Finirà senza break il match, con un Nadal ancora appannato che però conta su un ottimo partner, affidabile anche nei momenti chiave. Nel tie-break del primo parziale comanda il Belgio e Gille costruisce e distrugge l’iniziale vantaggio. Alla fine decide tutto Vliegen, col punto decisivo del 9-7. Il secondo set è proprio quello dello spagnolo di Gijon, che nell’ottavo gioco salva due palle break e tiene la battuta al deciding point. Si risolve tutto nell’undicesimo gioco, quando due risposte vincenti degli spagnoli danno il via al break decisivo che cambierà la partita. Nadal chiude il set alla battuta sul 7-5, e poi segna il minibreak che rompe la parità nel super tie-break del terzo set. Gille e Vliegen non sono abituati a questo genere di pressione e aiutano gli avversari a raggiungere la semifinale grazie a due doppi falli fatali. La Spagna trionfa per 6-7(7) 7-5 10-7 e raggiunge i padroni di casa dell’Australia in semifinale.

Rafael Nadal e Pablo Carreno Busta

Questo l’ordine di gioco di domani sulla Ken Rosewall Arena. Anche per le semifinali, ovviamente, gli schieramenti potrebbero cambiare all’ultimo momento:

 

Dall’1:00 (ora italiana)

SERBIA-RUSSIA

Dusan Lajovic VS Karen Khachanov

a seguire: Novak Djokovic VS Daniil Medvedev

a seguire: Novak Djokovic / Viktor Troicki VS Karen Khachanov /Daniil Medvedev

 

Dalle 8:30 (ora italiana)

AUSTRALIA-SPAGNA

Nick Kyrgios VS Roberto Bautista Agut

a seguire: Alex De Minaur VS Rafael Nadal

a seguire: Chris Guccione / John Peers VS Pablo Carreno Busta / Rafael Nadal

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