Atp Cup, ecco perché partecipano i big

Questa notte inizierà ufficialmente la stagione 2020 del tennis e lo farà in modo originale e differente rispetto agli altri anni.
Il tradizionale appuntamento con Doha rimane, ma il torneo inizierà lunedì 6, mentre viene cancellato l’ATP 250 di Brisbane. Questi cambiamenti sono dovuti all’introduzione della nuova ATP Cup, competizione a nazioni, che partirà stanotte con 6 gironi da 4 squadre ciascuno in cui parteciperà anche l’Italia.

Questo nuovo appuntamento logicamente dovrebbe essere visto dagli atleti come un un allenamento e una preparazione in vista degli Open di Australia, che partiranno il 20.

Il numero 1 del mondo Rafael Nadal ha un parere diverso. Il campione spagnolo sottolinea in maniera evidente come in realtà lui e la Spagna in generale considerino questo torneo come un evento in cui giocare bene e vincere. Questa è la finalità. Evidentemente Nadal non vuole abbandonare definitivamente i recenti ricordi della nuova Davis portata a casa a Novembre e vorrebbe continuare una striscia positiva con la sua Spagna. Inoltre, l’ATP Cup, offre anche punti in classifica, probabilmente per indurre gli atleti a partecipare e giocare con il massimo interesse, quindi qualcosa di aggiuntivo all’orgoglio patriottico che comunque i tennisti hanno. Nadal, in chiusura di intervista, aggiunge anche che al termine dell’evento ci sarà comunque una settimana per allenarsi in vista dello Slam australiano, per lui, e i tornei di Adelaide e Auckland per altri giocatori, a partire dal 13 Gennaio.

Novak Djokovic, invece, segue il pensiero logico, ammettendo come sfrutti l’ATP Cup anche per prepararsi agli Australian Open. Non è un caso infatti che il serbo abbia abbandonato per questa stagione l’appuntamento tradizionale con Doha, per arrivare già da fine Dicembre nel continente oceanico, dove per altro è iscritto anche ad Adelaide, la settimana precedente agli Australian Open. Arrivare così presto in Australia, dice il serbo, non può che aumentare le sue chance in vista di Melbourne. Ha il tempo necessario per trovare il giusto tennis e ambientarsi al clima, un fattore da non sottovalutare.

È probabile, comunque, come sia Nadal che Djokovic partecipino per entrambi i motivi. Ognuno ha sottolineato, teoricamente, il motivo principale della rispettiva presenza, ma non possiamo negare come l’interesse alla manifestazione sia totale.

Novak Djokovic

Lo spagnolo è un perfezionista, un campione che prepara a tutto tondo uno Slam, e indubbiamente sfrutterà l’ATP Cup anche per testare il suo livello fisico e tecnico a poco più di 2 settimane dagli Australian Open, torneo che per altro ha vinto solamente una volta (nonostante diverse finali giocate) e in cui potrebbe ottenere un record straordinario, ovvero essere il primo giocatore dell’era Open a vincere per almeno due volte tutte le prove dello Slam.

Riguardo al serbo, invece, non serve neanche sottolineare la sua voglia di vincere ogni torneo. Un campione del suo calibro, gioca sempre per vincere. Quindi, l’intenzione primaria potrà anche essere quella di capire in che condizione sia, ma si tratta della prima edizione dell’ATP Cup, e possiamo mettere la mano sul fuoco che farà di tutto per mettere il suo nome e quello della Serbia nell’albo d’oro.

Paolo Cerbai

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