ATP di Roma, si entra nel vivo: ecco le semifinali

Il torneo romano entra nella sua fase più delicata e avvincente, dopo una settimana ricca di momenti epici, grandi partite e un clima dispettoso che ha causato non pochi disagi

 

LA SITUAZIONE – Sei giorni di torneo, sei giorni di storie indimenticabili. La settimana è iniziata con tanti azzurri in tabellone e il sogno di un azzurro vincitore. Purtroppo non succederà, ma il tennis azzurro con Berrettini, Ceccinato e Fognini ha dimostrato di essere sempre più una certezza in tornei di altissimo livello. Anche la grande speranza italiana Sinner ha dato segnali importanti: il tempo è dalla sua. Staremo a vedere. Ne sono successe di tutti i colori: in primis Nick Kyrgios. L’australiano si è preso il centro del palcoscenico: è partito con un match ricco di colpi da funambolo; poi ha perso la testa nel turno successivo, gettando un tavolino in campo e guadagnandosi una sana squalifica. Grazie Nick! Dopo le follie di Nick, ci si è messo il clima: un mercoledì novembrino che ha scombinato i piani. Una manna per i fortunati in possesso dei biglietti del giovedì, che hanno potuto vedere Roger-Rafa-Nole per due volte in campo nella stessa giornata. Certo, gli organizzatori hanno messo in difficoltà i giocatori, obbligandoli a un doppio match nello stesso giorno; Roger ha sofferto più degli altri. Nonostante le due vittorie straordinarie, lo svizzero ha inevitabilmente dovuto fermarsi per problemi fisici. Grazie Roger! Djokovic e Nadal non hanno risentito del doppio incontro. Lo spagnolo è arrivato nella capitale con le idee chiare: mettere nel suo rullo compressore chiunque si metta sul suo cammino e ristabilire il suo dominio terraiolo. Il serbo, invece, galvanizzato dalla vittoria a Madrid, si è presentato con un grande entusiasmo e la giusta voglia di vincere. Sono loro i favoriti, come sempre.

Ci sono diverse note liete del torneo: un grande Fernando Verdasco, capace di vincere contro i ragazzi terribili Edmund e Khachanov, e di superare un nervoso Dominic Thiem (nota stonata di questo torneo). Ha dovuto arrendersi contro l’amico/nemico Nadal: troppo per lui; altra bella notizia e ormai certezza è Stefanos Tsitispas, bravo a non sentire la pressione di giocare contro i beniamini del pubblico e fortuna nel trovarsi nella parte di tabellone con Federer, che come già detto è stato costretto al ritiro. Diego Schwartzman è una bellissima notizia e un bel premio alla carriera. L’argentino non ha ancora perso un set e arriva carico di speranze per un risultato storico per lui. Note stonate del torneo sono invece Thiem, contratto e scontento, e l’ormai sconsolato Alexander Zverev: il tedesco si è perso. Le aspettative su di lui sono alte, se non altissime, e puntualmente non riesce non solo a mantenerle, anzi delude e delude pesantemente. La speranza è che torni ai livelli dello scorso anno, ma ancora non si vede una luce in fondo al tunnel della sua crisi. Special mention per il quatro di finale tra Djokovic e Del Potro. Una battaglia leggendaria, conclusa in piena notte. Delpo saluta Roma a testa alta, come sempre. La torre di Tandil ha dovuto arrendersi al serbo ma ha regalato un altro momento straordinario di questa pazza edizione degli Internazionali.

Del Potro

LA PRIMA SEMIFINALE – Si entra nel vivo alle 14:30 con la primissima semifinale, la rivincita di Madrid: Stefanos Tsitsipas contro Rafael Nadal. Nei precedenti quattro incontri, Nadal ha vinto 3 volte ma nell’ultimo match, una settimana fa, il greco ha vinto. Di sicuro, nella testa del maiorchino, c’è un’enorme voglia di vendicare la sconfitta subito in patria oltre alla già citata voglia di ristabilire il proprio violento impero sulla terra. Tsitsipas vuole continuare a vivere il suo sogno e per lui ormai sky is the limit. I due contendenti arrivano a oggi senza ancora aver perso un set, con il greco che ha potuto riposare grazie al ritiro di Federer mentre Nadal ha dovuto combattere contro Verdasco, vincendo agevolmente in due set. Entrambi arrivano con grandi aspettative e si daranno battaglia. Difficile che Nadal perda due volte di fila in semifinale e venderà carissima la pelle. Il maiorchino avrà studiato meglio l’avversario e avrà idee chiare e precie. Tsitsipas dal canto suo ha già preso il testimone di Zverev come rivale del magico trio o del magico duo. Tempo permettendo sarà battaglia. Sembra infatti che il meteo non smetta di fare scherzi e la mattina romana è nuovamente novembrina. La pioggia romana sarà un fattore quasi come il diritto di Nadal e il rovescio di Tsitsi.

Nadal Tsitsipas
Nadal Tsitsipas

LA SECONDA SEMIFINALE. Alle 20 inizierà la seconda ed ultima semifinale: Diego Schwartzman contro Novak Djokovic. Il serbo è reduce da una guerra contro un altro argentino, Delpo, terminata all’una di notte. Ovviamente, Nole sa come recuperare dopo una simile maratona e non va sottovalutato per aver giocato fino a così tardi, anzi. Dei quattro semifinalisti, Djokovic è l’unico ad aver perso un set (ieri sera, manco a dirlo) ma è il campione di Madrid e sembra essere di nuovo tornato il cannibale della scorsa stagione. Favorito d’obbligo per stasera. Ma mai sottovalutare un argentino. Schwartzman non ha lasciato nemmeno un set ed è uno specialista di questa superfice. Sono due grandi combattenti e nessuno dei due ha intenzione di farsi scappare questa opportunità per motivi diversi: Djokovic per tornare a vincere qui, Schwartzman per credere nel suo bellissimo sogno. Nei pochi precedenti tra i due, è in vantaggio Nole ma nel 2017, al Roland Garros, fu costretto a giocare ben 5 set.

Due battaglie, due grandi match, due altri grandi eventi in questa pazza primavera romana. Tempo permettendo.

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