Entrano nel vivo gli ATP 250 di Doha e Chennai, i due eventi insieme a Brisbane e alla Hopman Cup in cui i i più forti giocatori del mondo cercano di registrare i propri colpi e il proprio tennis, in vista degli eventi più importanti, primi fra tutti gli Australian Open. In Qatar, i principali favoriti per il successo finale hanno archiviato i propri impegni, ma nono sono mancati sussulti e sorprese: il numero 1 del mondo Andy Murray ha dovuto sudare più del previsto contro Gerard Melzer, fratello del più noto Jurgen, mettendo in mostra uno stato di forma ancora non al meglio, ma alla fine è riuscito a spuntarla in due parziali, e nei quarti sfiderà Nicolas Almagro; ha avuto vita più facile invece Novak Djokovic, campione in carica, che ha regolato con una solida prestazione l’argentino Zeballos, raggiungendo così Radek Stepanek. Nessun problema per il francese Tsonga, vittorioso su Dustin Brown in due parziali, e Tomas Berdych, mentre Fernando Verdasco ha firmato la sorprendente eliminazione di David Goffin. A Chennai, invece, la più grande sorpresa di giornata è l’eliminazione di Marin Cilic, estromesso dallo slovacco Kovalik.
[2]N.Djokovic b. H.Zeballos 6-3 6-4
Pronti, via e in 15 minuti, Nole è già avanti: con la prima palla break dell’incontro, scaturita nel quarto gioco. Non sarebbe potuta andare diversamente, dopo lo sciagurato avvio di partita del serbo con Struff. A questo punto Djokovic inserisce il pilota automatico, non rischia più nulla e il malcapitato argentino non può far altro che vedere scappar via l’avversario fino al 6-3 che chiude il set. Il secondo momento cruciale dell’incontro giunge sul 2 pari e servizio Zeballos: il numero 71 del mondo concede un altro break point, che Djokovic non si lascia sfuggire. Il match si chiude praticamente qui. Considerazioni: Zeballos non ha sfigurato di fronte al campionissimo serbo, per il 27enne di Belgrado questa è stata una buona partita in vista di impegni più probanti, che ci dicano quali siano le sue reali ambizioni per il 2017.
[1]A.Murray b. G.Melzer 7-6(6) 7-5
Ha dovuto sudare le proverbiali sette camice il numero 1 del mondo Andy Murray per sbarazzarsi di un sorprendente Gerald Melzer: l’austriaco, fratello del più celebre Jurgen, ha infatti sfornato una prestazione davvero sorprendente, aggredendo continuamente il più blasonato rivale con accelerazioni precise e penetranti, e costringendolo in più frangenti a trovarsi in situazioni di difficoltà. Lo scozzese, che appare ancora in fase di rodaggio e non al massimo del proprio livello, dopo lo strepitoso finale di 2016, è riuscito alla fine ad avere la meglio grazie ad una maggiore solidità nei momenti chiave e alla capacità, che invece il suo avversario non ha avuto, di sfruttare le proprie chance, tipica, d’altronde, dei grandi campioni, ma dovrà necessariamente alzare il livello quando si troverà di fronte ai top player presenti in tabellone. L’avvio di match vede Melzer sfondare ripetutamente le difese di Murray, con una continua spinta da fondo campo e frequenti discese a rete davvero efficaci, contro cui il campione di Wimbledon fatica spesso a resistere. Si procede sulla scia dei servizi fino al sesto game, quando l’austriaco, finora perfetto, accusa il primo passaggio a vuoto e cede un break che lancia il suo avversario sul 4-2, con un allungo che sembra decisivo. Melzer però non accusa il colpo, e si riprende immediatamente lo svantaggio scardinando la battuta del numero 1, per poi impattare sul 4 pari. Murray registra i colpi e comincia a sua volta a mettere pressione, e sia sul 5-4 che sul 6-5 in so favore riesce a guadagnarsi set point; anche con le spalle al muro, però, l’austriaco non arretra e si tira fuori dai guai, agguantando dunque il tue-break, la giusta conclusione. Qui, però, emerge la solidità del britannico, che, aiutato da qualche errore dell’avversario, dettato probabilmente dalla tensione, vola sul 5-0. Nel momento di chiudere, però, il numero 1 del ranking viene clamorosamente rimontato fino al 6 pari, e riesce infine a chiudere il primo parziale solo alla nona occasione, con il punteggio finale di 8-6.
Melzer si ritrova così in svantaggio, pur avendo messo in mostra un tennis brillante ed essersi procurato diverse chance. Il tennista austriaco, però, non vuole saperne di mollare, nono subisce in alcun modo il contraccolpo e continua a tenere testa anche nella seconda frazione. Alla fine però Melzer deve arrendersi, subendo prima il break che sembra davvero decisivo e trovandosi a dover annullare ben due match point nel nono gioco. Scampato il pericolo, l’austriaco dimostra nuovamente una grande tenacia e recupera fino al 5 pari, ma, a questo punto, Murray inserisce la marcia superiore e strappa il biglietto per i quarti di finale, con il punteggio di 7-5.
F.Verdasco b. [4]D.Goffin 6-1 7-6(6)
– Dopo un avvio interlocutorio il match entra nel vivo: nel quarto game Verdasco alla seconda palla break strappa il servizio. Nel gioco seguente, lo spagnolo difende con le unghie e con i denti il vantaggio appena conquistato, dato che salva 5 occasioni di contrbreak. Il primo set si chiude di fatto qualche istante più tardi, perché il numero 42 del ranking sul 4-1 in suo favore ruba ancora una volta la battuta al rivale. Dopo la pausa, la sfida diventa più combattuta: gli scambi si prolungano, i giocatori lottano su ogni punto e di conseguenza la durata dei giochi si dilata. L’equilibrio permane fino al settimo gioco: Verdasco riesce a portarlo ai vantaggi e alla prima occasione mette a segno il punto del 4-3 e servizio. I colpi di scena, però, non sono finiti: quando Verdasco deve chiudere la pratica, Goffin mette a referto il 5 pari. Così il tiebreak diventa inevitabile. Qui “Nando”, sul 6 pari, piazza l’allungo decisivo, che gli permette di andare a sfidare Karlovic/Khachanov. ALTRI
GLI ALTRI INCONTRI – La giornata si è aperta con la vittorie di Radek Stepanek e Nicolas Almagro: Il ceco non ha avuto problemi con Arthur De Greef (6-3; 6-2); il numero 44 del mondo ha battuto l’esperto Philip Kohlschreiber con un doppio 7-6.
CHENNAI – In India i primi a scendere in campo sono stati il russo Daniil Medvedev e Yen-Hsun Lu. L’ha spuntata il 20enne di Mosca con il finale di 6-4; 6-3. Jozef Kovalik è stato la sopresa di questo turno, lo slovacco ha eliminato Marin Cilic (7-5; 5-7; 7-5). Vittoria netta per Albert Ramos, numero 3 del seeding, il quale ha estromesso dalla manifestazione il belga Steve Darcis (6-2; 6-0).
I risultati:
Qatar Exxon Mobil Open- Secondo turno
N. Almagro b. [7] P. Kohlschreiber 7-6(5) 7-6(6)
F. Verdasco b. [4] D. Goffin 6-1 7-6(6)
[Q] R. Stepanek b. [WC] A. De Greef 6-3 6-2
[2] N. Djokovic b. H. Zeballos 6-3 6-4
[3] T. Berdych b. J. Vesely 7-6(5) 1-6 6-1
[1] A. Murray vs G. Melzer 7-6(6) 7-5
[5] J.W. Tsonga b. D. Brown 6-1 6-3
[6] I. Karlovic b. K. Khachanov 7-6(3) 7-6(3)
Aircel Chennai Open- Secondo turno
[3] A. Ramos-Vinolas b. S. Darcis 6-2 6-0
D. Medvedev b. [8] Y. Lu 6-4 6-3
[Q] J. Kovalik b. [1] M. Cilic 7-6(5) 5-7 7-5
D. Sela b. [Q] H. Chung 6-2 6-2