Non solo Atp Cup. In questa prima settimana di tennis dell’anno si è disputato anche il Qatar ExxonMobil Open a Doha e, nonostante ai nastri di partenza ci fossero ben 28 giocatori, ce n’è stato uno in particolare che ha rubato la scena a tutti gli altri. Si tratta di Andrej Rublev, che ha preferito il continente asiatico all’Atp Cup nella terra dei canguri, dove i suoi connazionali Medvedev e Khachanov hanno perso quest’oggi per mano della Serbia. Una scelta che ha dato i suoi frutti dato che il tennista russo ha mietuto vittime a ripetizione in questi sette giorni, annichilendo qualsiasi avversario gli si sia presentato davanti.
Appena 25 giochi persi in quattro match e terzo titolo in carriera per il tennista moscovita, che dopo la terra rossa di Umago ed il cemento indoor di Mosca, si è laureato campione anche sul cemento outdoor di Doha. Vittoria importante anche in chiave ranking per Rublev, che da lunedì farà il suo ingresso in Top 20 per la prima volta in carriera, andando ad occupare la 19esima posizione. Difficile ipotizzare che il russo possa volare in Australia per prendere parte al torneo di Adelaide, dove comunque ha un bye al primo turno e quindi non esordirebbe prima di mercoledì. Più lecito pensare ad una settimana di riposo per prepararsi al meglio in vista degli Australian Open, dove Andrej potrà essere considerato un cliente davvero scomodo.
Esce a testa altissima Corentin Moutet, che alla prima finale Atp tiene testa al suo avversario come può e nonostante la sconfitta inizia l’anno in maniera estremamente positiva. Basti pensare che prima di questa settimana non aveva mai vinto un match sul cemento outdoor in un main draw Atp, mentre in quel di Doha non solo ha raggiunto la finale del torneo, ma si è anche preso il lusso di sconfiggere il primo Top 15 in carriera, vale a dire Stan Wawrinka.
Atto conclusivo del torneo che ha visto trionfare Andrej Rublev in due set con il punteggio di 6-2 7-6(3), maturato in un’ora e mezza di gioco circa. Finale per lunghi tratti a senso unico che avrebbe potuto terminare anche prima. Il russo infatti conduceva comodamente 6-2 4-1 prima di un passaggio a vuoto che ha rimesso in corsa il suo avversario. Nonostante qualche rischio, il 22enne di Mosca ha prevalso al tie-break ed è riuscito a conquistare il titolo in Qatar. Due anni fa Rublev aveva perso in finale contro Monfils a Doha. Circa 700 giorni dopo, l’avversario è ancora francese, ma l’esito è diverso. Il primo trofeo del nuovo decennio se lo aggiudica il giocatore moscovita. Chissà che non possa essere proprio lui uno dei protagonisti di questi anni Venti.