ATP Doha: Wawrinka e Rublev i favoriti

Primo torneo dell’anno, Doha, e si torna a fare sul serio.
32 partecipanti, con gli ultimi turni di qualificazione in essere, per determinare in modo completo il Main Draw.

Possiamo sicuramente intanto scorrere i partecipanti e cercare di capire quali potrebbero essere i protagonisti.
Il modus operandi, il mio, è sempre lo stesso: si divide il tabellone in più parti, e per ogni parte si identificano dei protagonisti, fino a tirar fuori 4 nomi che potrebbero giocarsi la vittoria finale.

Primi otto, e già troviamo nomi importanti, a partire dalla testa di serie numero 1, Wawrinka.
Una posizione sembra effettivamente la sua, vuoi perché dalla sua parte non sembrano esserci dei mostri sacri, vuoi per la classe.

Il secondo nome caldo potrebbe essere quello di Krajinovic, che avrà un primo turno complicato contro Edmund, e poi verosimilmente troverà Verdasco; Raonic ha troppe incognite legate alla sua condizione fisica, e gli altri sembrano onestamente solo delle comparse.

E due nomi li abbiamo.

Parte bassa del tabellone impreziosita dalla presenza di Rublev, che ha avuto un finale di stagione convincente, ha una mentalità da lottatore e tira forte, molto forte.
E non ha timori reverenziali.
Della serie “rispetto per tutti, paura di nessuno”.
Lui è un nome che piace, e molto, e salvo follie le semifinali sono alla sua portata.

Tra gli altri, io andrei sull’usato garantito, e cioè su Tsonga.
Dovrà vedersela, molto probabilmente, contro un altro giovane in palla, Tiafoe, che però dal mio punto di vista difetta ancora di esperienza in questo tipo di tornei, e pistola alla tempia, in un ipotetico match tra i due, Jo sarebbe sempre il mio favorito.

I quattro nomi sono perciò Wawrinka, Krajinovic, Tsonga e Rublev.

Finale, probabile e possibile, quella fra Wawrinka e Rublev, e preferenza finale per lo svizzero, che non dovrebbe subire troppo il gioco del russo.
Sono 1-1 negli scontri diretti, con Rublev che si è aggiudicato il match a Cincinnati lo scorso anno con un doppio 6-4, ma allora c’era un Waw in fase calante e un Andrey in risalita.

Al termine di questo torneo, immagino Stan the Man alzare la coppa.

Maurizio Petti

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