Giornata di quarti di finale zoppa quella dell’ATP 500 di Dubai, nella quale due partite su quattro non sono terminate. Non si è concluso il match tra Andrey Rublev e Sebastian Korda, a causa del ritiro dello statunitense sul punteggio di 4-6 3-4 per un problema agli addominali, ma l’impressione era che ad ogni modo, anche se la partita fosse arrivata in porto senza intoppi, il vincitore prima o poi sarebbe stato comunque il russo. Con il risultato di questa sfida Rublev si è così aggiudicato quattro scontri diretti su quattro contro Korda, e come in tutti gli altri precedenti il numero 5 del ranking è parso in controllo, troppo solido per il suo avversario, che in mancanza della prima di servizio era in difficoltà negli scambi da fondo. Poi si è palesato il problema agli addominali, e con alle porte i Masters 1000 nordamericani di Indian Wells e Miami, che già lo scorso anno Korda non disputò, è comprensibile da parte sua non aver voluto rischiare di aggravare l’infortunio. Storia simile per colui che Rublev affronterà in semifinale, ovvero Alexander Bublik, che dopo aver conquistato il primo set contro Jiri Lehecka con il punteggio di 6-4, sul 4-1 in suo favore nel secondo parziale ha sfruttato il ritiro del ceco.
Come nella partita del connazionale ed amico Rublev, anche il quarto di finale tra Daniil Medvedev ed Alejandro Davidovich Fokina è stato caratterizzato dalla presenza in campo di un giocatore troppo solido, nel singolo punto e alla distanza, per il suo avversario. 6-2 6-3 il punteggio a favore della testa di serie numero 1, che, pur essendo solo al suo secondo torneo dell’anno, per ora nel 2024 è stato sconfitto solo da Jannik Sinner nella finale degli Australian Open. In semifinale Medvedev incontrerà uno dei giocatori più in forma, ed in ascesa, del momento, ovvero Ugo Humbert, che ha rimontato, annullando tre match point, Hubert Hurkacz, con il punteggio di 3-6 7-6 6-3.
