È lo sport del diavolo, il tennis. Si è appena conclusa la seconda, emozionantissima semifinale delle Nitto ATP Finals, il cui vincente domani andrà a giocarsi il titolo di maestro dei maestri. E stasera, in più occasioni, si è letto più che bene negli occhi dei due tennisti che in palio c’era la finale delle finali.
Gli sfidanti sono stati Dimitrov e Sock, che hanno dato vita a uno spettacolo davvero divertente e coinvolgente, al termine del quale a trionfare è stato probabilmente colui che ha avuto più varietà nei colpi ed ha dato meno ritmo all’avversario. Sock pensava di riuscire ad entrare in campo con la “spavalderia” del “tanto non ho niente da perdere”, ma così non è stato. Si è reso conto che da perdere, ad oggi, aveva un po’ più di “niente”, ed è partito contratto, col dritto che non è quasi mai entrato almeno nei primi tre games, tutti a favore di Dimitrov. A quel punto, però, la fluidità è rinvenuta nel braccio dell’americano, il quale ha inflitto un parziale di sei a uno a Grigor, che è riuscito a mettere in cascina solo 3 punti su 13 con la seconda di servizio. Sock è riuscito a tenere in campo (come ha fatto anche nel resto del match) dei dritti che hanno sfiorato la velocità della luce e spesso “spazzolato” le righe (non siamo sulla terra, ma vale lo stesso, no?).
Poco da dire, invece, per quanto riguarda il secondo set: Jack, appagato mentalmente dall’idea di poter giocare almeno il terzo set, è uscito momentaneamente dalla partita e ha concesso il parziale senza vincere nemmeno un game (e, per la verità, vincendo solo nove punti in tutto). In ventidue minuti, quindi, parità ristabilita.
Dopo una breve pausa-toilette per l’americano, è iniziato un equilibratissimo terzo set, nel quale si è arrivati a tanto così dal che si consumasse un clamoroso dramma sportivo. L’ottavo gioco, sul punteggio di 4-3 per il bulgaro, ha visto quest’ultimo riuscire ad essere incisivo in risposta, e dopo tre turni di vantaggi strappare il servizio all’avversario, assicurandosi la possibilità di servire per il match. A quel punto, vista la facilità con cui nel set aveva mantenuto la battuta, sembrava fatta per Dimitrov, ma il fato (e il braccino) gli ha riservato un nono gioco da montagne russe. Sul 40-15 e due match point per il numero quattro del mondo, Sock non si è fatto intimorire ma anzi, ha giocato con un coraggio e una spregiudicatezza da applausi, ed ha annullato le due palle della partita guadagnandosi anche un break point (agevolato anche dal rovescio di Grigor, spesso spentosi in rete). Di palle del break, poi, Sock ne ha avuta un’altra che Dimitrov ha annullato, ma ci sono voluti altri due match point perché il bulgaro riuscisse a far sì che il dritto dell’avversario si spegnesse in rete. Al termine del turbinio di emozioni e anche della partita, infine, il tennista di Haskovo ha potuto esultare: domani si giocherà la finale contro Goffin.
ATP Finals, semifinale:
G. Dimitrov b. J. Sock 4-6 6-0 6-3