Andy Murray a 29 anni ha festeggiato la conquista della prima posizione mondiale ai danni di Novak Djokovic, interrompendo il lunghissimo dominio serbo. Il tennista di Dunblane però non può dormire sonni tranquilli e deve dare il massimo nell’ultimo torneo di stagione, le Atp Finals 2016, in programma dal 13 novembre. Djokovic infatti potrebbe ritornare n. 1 e strappare il dominio allo scozzese dopo appena due settimane.
UN VANTAGGIO RIDOTTISSIMO – Al momento Andy Murray ha appena 405 punti di vantaggio rispetto a Djokovic. “Muzza” perderà poi i 285 punti ottenuti grazie alla vittoria della Coppa Davis nel 2015. Il divario è insomma molto sottile e tutto potrebbe succedere durante il Masters di fine anno alla O2 Arena di Londra, dove si sfideranno i primi otto giocatori del mondo. Per rimanere n.1 Atp Murray dovrà eguagliare o comunque superare i risultati di Novak Djokovic. Per Andy basterebbe anche vincere tutti tre i match del round robin per assicurarsi il primato, anche se Novak dovesse vincere il torneo contro di lui in finale. C’è infine un’ultima possibilità: se Andy vince tutti i tre match del girone e perde in semifinale può rimanere n. 1 a patto che Djokovic vinca solo un match del round robin e poi perda in finale. Insomma, secondo i pronostici è possibile che Djokovic torni n. 1. Il campione di Belgrado deve vincere il torneo con due match vinti nel girone per tornare n. 1. In caso di vittoria finale del britannico, sarebbe Murray a mantenere la vetta in ogni caso.
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“OBIETTIVO? VINCERE GLI AUSTRALIAN OPEN” – Andy Murray ha parlato di nuovo dell’emozione provata dopo la conquista tanto agognata della prima posizione, grazie al ritiro del canadese Milos Raonic nella semifinale del Master 1000 di Parigi Bercy: “Ero davvero nervoso prima della partita, ed è stato un bene perché ero molto concentrato, a volte dopo che realizzi qualcosa di grande o di inaspettato, può esserci un calo. Così non è stato”, ha detto Andy. “Le partite sono state stancanti a prescindere – ha aggiunto – ma mentalmente perdere rende tutto più difficile. Le partite sono stressanti, ma essere rilassato fuori dal campo aiuta molto. Col mio team, compreso Ivan che arriva mercoledì, fisseremo gli obiettivi a breve termine, ossia fino al prossimo marzo”. Murray ha poi parlato del suo obiettivo principale nel futuro: “Mi piacerebbe vincere gli Australian Open… Certo, realizzare il Career Grand Slam [la vittoria di tutti e quattro gli Slam] è un traguardo lontanissimo e tante cose possono accadere… Ora voglio solo godermi la prima posizione, perché potrebbe durare solo una settimana”.
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