Atp Finals, in corsa anche Torino per l’edizione 2021. A marzo la decisione

Il capoluogo piemontese si candida ufficialmente per ospitare la manifestazione di fine stagione, che fino al 2020 si disputerà a Londra. Il 14 dicembre l'Atp comunicherà la short list delle tre città che si giocheranno a marzo l'assegnazione.

Atp Finals a Torino, si può. Adesso la possibilità di ammirare in Italia i migliori otto giocatori della stagione tennistica è un po’ meno fantasiosa.

La Federazione Italiana Tennis in collaborazione con il CONI  e grazie all’appoggio del Governo, del Comune di Torino e della Regione Piemonte, ha presentato ufficialmente la candidatura del capoluogo piemontese ad ospitare il prestigioso e ambito evento di fine stagione riservato ai migliori otto tennisti e alle migliori otto coppie di doppio dell’anno, che fino al 2020 andrà in scena a Londra, nella suggestiva cornice della O2 Arena. Il 14 dicembre l’Atp comunicherà la short list delle tre città in lizza che si giocheranno a marzo l’assegnazione.

Il numero uno della FIT, Angelo Binaghi, esprime soddisfazione per il sostegno mostrato dai vari organi sottolineando l’importanza dell’evento: “Le ATP Finals a Torino sono una grande occasione, un sogno da realizzare. Desidero rivolgere un sentito ringraziamento al Governo nazionale, alla Regione ed al Comune di Torino per l’immediato interessamento, ci stanno mettendo in condizione di portare in Italia l’evento tennistico maschile più prestigioso al mondo.”

Per la Sindaca di Torino, Chiara Appendino, sarà una sfida tutt’altro che semplice portare in Piemonte l’appuntamento tennistico più seguito unitamente ai quattro tornei dello Slam: “Si tratta di uno dei più ambiti appuntamenti sportivi internazionali che verrà assegnato per cinque edizioni e che porterebbe importanti ricadute sul territorio. Torino competerà con altre grandi città, ma la sfida per l’assegnazione non ci spaventa perché abbiamo un Palasport attrezzato e perfetto per ospitare una manifestazione di questo livello. Inoltre Torino può mettere sul piatto della candidatura un patrimonio ambientale, architettonico e culturale di una città d’arte visitata ogni anno da milioni di turisti“.

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