Rafa Nadal colpisce ancora. Dopo la rimonta dell’altro ieri, annullando un match point a Daniil Medvedev sull’1-5 del set decisivo, lo spagnolo vince 6-7(4) 6-4 7-5 contro un grandioso Stefanos Tsitsipas. Quasi tre ore di partita, ma ad una qualità nettamente superiore rispetto all’altro giorno per il numero 1 del mondo, che legittima il trono di fine anno con una prestazione da 38 vincenti e 52 punti vinti su 63 con la prima di servizio. Di grande fattura anche il tennis offerto da Tsitsipas (34 vincenti), che però paga la grande aggressività di Nadal dal secondo set in poi. Lo spagnolo vince la metà dei punti in risposta sulla seconda e va a rete anche più del greco (28 a 21), realizzando anche meglio (22 a 15). Più scarico nelle fasi finali il numero 6 del seeding, che si tira fuori da enormi problemi spesso solo grazie alla prima. Nadal fa meglio sia negli scambi più brevi (69 a 63), che in quelli tra cinque e nove colpi (31 a 25). Il suo destino, però, è curiosamente nelle mani di Daniil Medvedev ora: solo con una vittoria del russo lo spagnolo raggiungerebbe le semifinali, eliminando così Alexander Zverev.
PRIMO SET – Si segue il ritmo dei servizi in avvio, con punti che prendono una piega ben decisa sin dai primi colpi grazie alla velocità del campo londinese. Più chiaro il piano tattico di Nadal, che prova sin da subito a chiudere Tsitsipas sul rovescio. Il greco sbaglia due dritti nel primo game di battuta, ma si salva ai vantaggi sfruttando la posizione arretrata dell’avversario in risposta. Verticalizza impeccabilmente il greco il primo set, e così vince ancora ai vantaggi l’ottavo gioco. Offensiva anche l’attitudine di Nadal, che peraltro, come il numero 6 del mondo, incide molto grazie alla battuta. Il numero 1 del mondo sembra in condizioni ancora un po’ migliori rispetto alla partita di mercoledì, ma nonostante questo Tsitsipas gestisce bene gli attacchi sul rovescio, aiutato certamente anche dalla superficie, che impedisce traiettorie molto alte alla palla. Il tie-break lo meritano entrambi, perché con la prima realizzano superando l’85%. Nei frangenti decisivi però, è Tsitsipas il più sicuro di sé. Inizialmente, entrambi si restituiscono diversi errori, lo spagnolo però commette più gratuiti in manovra. L’ultimo, un rovescio a rete, è quello che rompe finalmente la parità. Sul 5-4, il 21enne di Atene ringrazia e tiene con sicurezza la battuta, firmando il primo set con l’ace finale per il 7-4 dopo 58 minuti di gioco. Gioca meglio dalla metà campo in poi Tsitsipas, e forse anche per via della qualificazione già conquista, è più sciolto dell’avversario. Nadal, che sulla regolarità fa meglio dei giorni scorsi, manca invece di accelerazioni più incisive, anche col colpo bimane.
SECONDO SET – Nei primi quattro game si torna sui binari di inizio partita, col giocatore in riposta che raccoglie le briciole. Nadal però ha bisogno di vincere per sperare ancora nella qualificazione, e sul 2 pari prova finalmente a rispondere con maggiore profondità. In tal modo si regala due vincenti di diritto, e con il doppio fallo di Tsitsipas trova anche le prime due palle break della partita. Il greco salva la prima con un super diritto da posizione centrale con il baricentro basso. Poi Nadal torna tuttavia a concedere e abbandona le speranze di vincere il game di risposta. La qualità sale vertiginosamente in questa fase centrale e gli scambi si fanno più lunghi. Trova nettamente meglio la palla l’iberico, soprattutto quando avanza la propria posizione sulle seconde dell’ellenico. Se ne procura un’altra di chance di break così, ma dal 30-40 Tsitsipas domina al servizio e si porta sul 4-3. È solo questione di tempo oramai però, perché Nadal è molto più energico. Il dentro o fuori lo spinge a tentare il tutto per tutto allungando la traiettoria dei colpi, fattore che porta la partita dalla sua parte. Il break arriva nel nono game, quando il greco subisce la rimonta da 30-15. Gira tutto nel penultimo punto, probabilmente il più intenso e di qualità del match, che Nadal chiude con lo smash seguito dall’iconico “pump fist”. Scena che si ripete alla fine del game successivo, quello che consegna al 33enne di Manacor il secondo set, per 6-4. Purtroppo per il greco, infatti, Nadal serve sugli standard del primo parziale (16/19) sulla prima. La statistica chiave, anche se non si conoscono le distanze, la determina però il piazzamento più propositivo del numero 1 del mondo sulla seconda di servizio dell’avversario. Senza prima, Tsitsipas vince solo il 33% di punti, e dopo un’ora e 48 minuti è costretto al terzo e decisivo set.
TERZO SET – Ancora fatica di più Tsitsipas nelle fasi iniziali. Colpisce con meno convinzione verso il rovescio di Nadal, che si gira e prende iniziativa in maniera letale col diritto. Anche nei colpi interlocutori è più profondo lo spagnolo, ma il numero 6 del mondo non esce affatto dalla partita. Dal canto suo deve cercare, ora che l’avversario è più profondo di tenere più corti gli scambi, soprattutto nel proprio game di battuta. Anche se alla fine chiuderà con 13 scambi su 22 vinti in quelli da oltre nove colpi. Nel quinto gioco ci riesce in extremis e con la freddezza del campione risale dal 40-15, mostrando anche una certa disinvoltura nel portarsi 3-2. La situazione si ripete nel game successivo, quando annulla cancella un’altra chance a Nadal, che vede vanificati un paio colpi straordinari anche col rovescio. La qualità rimane alta anche quando gli equilibri sembrano ripristinarsi e Tsitsipas torna a difendere il turno di battuta con più facilità. Ma è solo temporaneo il sospiro di sollievo: nel undicesimo game il greco rimette in partita Nadal dal 30-0 ed è costretto alla resa finale. Il numero 1 del mondo mette prima sulla riga un dritto in corsa da lontanissimo e poi costringe ad un errore a rete l’avversario. Dopo 2 ore e 54 Nadal tiene la battuta per chiudere 6-7(4) 6-4 7-5 un’altra spettacolare rimonta. Ma ora in vista delle semifinali non può più decidere lui: è obbligato a sperare in una vittoria di Daniil Medvedev per raggiungere Roger Federer negli ultimi quattro delle Atp Finals.