Sarà Novak Djokovic a sfidare Andy Murray nell’atto decisivo delle ATP World Tour Finals. Per il quinto anno consecutivo infatti il serbo è approdato alla finale del torneo dei maestri, grazie ad un convincente successo su Kei Nishikori con il netto punteggio di 6-1 6-1, in appena 66 minuti di gioco. Domani, dunque, Nole si contenderà con lo scozzese non solo il trofeo di Londra, ma anche la prima posizione del ranking, in quella che è davvero la resa dei conti fra i due dominatori del 2016.
[2]N.Djokovic b. [5]K.Nishikori 6-1 6-1
Forse non è più la macchina da guerra che ha dominato tutta la concorrenza nella scorsa stagione e nella prima parte di quest’anno, ma Novak Djokovic è tornato, finalmente, a dare segni di vita. Il giocatore debole, fragile, distratto e poco concreto delle ultime settimane è scomparso, lasciando il posto ad una versione del serbo efficace, concreta e, soprattutto, “cattiva”, nuovamente affamata di vittorie. Insomma, Nole è tornato in sé, proprio nel momento più importante, nel rush finale, in cui, nonostante tutte le difficoltà incontrate a partiture dallo storico trionfo al Roland Garros, potrebbe riprendersi la vetta del tennis. Il palcoscenico di questa grande ripresa non potevano che essere le ATP World Tour Finals, dove, negli ultimi quattro anni, Novak ha dettato legge, aggiudicandosi quattro edizioni consecutive, record assoluto.
Nella seconda semifinale di giornata, infatti, il numero 2 del mondo ha offerto una prova convincente, dominando sotto ogni punto di vista Kei Nishikori e mostrando sprazzi del suo miglior tennis. Solido da fondo campo, aggressivo e concentrato, “Djoker” non ha lasciato scampo al giapponese, che al contrario non ha certo messo in mostra il suo miglior livello, non entrando di fatto mai in partita. Se la sconfitta contro Cilic era già stato un segnale d’allarme per l’allievo di Chang, quest’oggi Kei ha confermato le cattive impressioni, commettendo troppi errori e non trovando mai la chiavetta per ribaltare l’inerzia del match; la disfatta odierna dunque conferma una sudditanza nei confronti del campione di Belgrado ormai evidente, con Djokovic che si è aggiudicato, dalla sconfitta agli Us Open 2014, nove sfide consecutive.
NOLE DOMINA IL PRIMO SET- Vi era grande attesa per l’incontro, che si preannunciava una battaglia. Entrambi, infatti, avevano superato la fase a giorni mostrando un ottimo livello di tennis: Djokovic soprattutto contro Milos Raonic, con la vittoria su Milos Raonic, che ha probabilmente rappresentato la svolta nel suo torneo; Nishikori, invece, aveva impressionato nel suo secondo ,anch, costringendo il numero 1 del mondo Murray ad un’intensa maratona, prima di capitolare. Le aspettative, però, sono state decisamente deluse.
La prestazione del campione del Roland Garros, infatti, è stata semplicemente perfetta, sotto tutti gli aspetti: a livello di gioco, grazie ad una ritrovata profondità ed incisività con i fondamentali, ma soprattutto a livello mentale, con grande concentrazione e senza alcun passaggio a vuoto. Negli occhi di Nole si vede nuovamente quella voglia di primeggiare, di dimostrarsi il migliore. Il nipponico, al contrario, appare nuovamente falloso, poco centrato e per nulla convinto, sulla falsa riga della sconfitta contro Cilic. Il risultato, dunque, non può che essere un monologo serbo.
Fin dai primi game, “Djoko” martella da fondo campo, tenendo agevolmente il proprio turno di servizio e mettendo pressione a rivale in risposta. L’unico momento di tensione arriva quando uno spettatore, bloccato immediatamente dalla sicurezza, tenta di entrare in campo. Il tutto però non basta a scalfire la corazza di Novak, che si procura immediatamente una chance per togliere la battuta. Nishikori la annulla con uno splendido rovescio vincente, ma il break è solo rimandato: alla seconda palla break il cinque volte campione al Master va a segno, per volare poi senza difficoltà sul 3-0. Il dominio continua senza intoppi, il serbo ottiene un secondo break e si issa sul 4-0.
Qui subisce un primo passaggio a vuoto, sprecando due palle del 5-0 e concedendo al rivale uno dei due break. Il tutto è però solo un fuoco di paglia: nel sesto game il numero 2 strappa nuovamente il servizio è, in vantaggio per 5-1, scaglia due perentori ace per annullare altrettante palle break e chiudere un primo set sostanzialmente perfetto.
DJOKOVIC ANICHILISCE NISHIKORI- Era forse lecito aspettarsi una reazione da parte del giapponese, che, dopo un ottimo inizio di torneo, sta per subire un’a,tra cocente sconfitta. Quest’oggi però Djokovic non vuole fare sconti, non intende concedere alcuno spiraglio e, con un altro incredibile game di risposta, strappa il vantaggio anche in apertura di seconda frazione. Il match, di fatto, finisce qui: Nishikori non ha più le energie, fisiche e mentali, per opporre resistenza, e il successo è solo una formalità per Nole, che chiude la contesa con uno strepitoso vincente di dritto, emblematico di tutto l’incontro.