ATP Finals: Raonic si scioglie sul più bello, in finale ci va Murray

Alla fine vince Murray. Nulla può Milos Raonic, che nonostante a tratti ha tenuto testa all’attuale numero uno del mondo, è capitolato in rimonta. Fatali i due tie-break disputati nel secondo e terzo set, in cui il britannico ha avuto la meglio. Prestazione da conservare per il canadese, che nella prossima stagione può continuare l’assalto alle prime posizioni del ranking, magari migliorando nelle fasi cruciali del match.

RAONIC SPARAPALLE – La prima semifinale delle Atp Finals 2016 si apre all’insegna del grande equilibrio. Milos Raonic ha le idee molto chiare e dimostra, soprattutto, i grandi miglioramenti che il suo team è riuscito a fargli raggiungere. Il canadese è infatti molto solido da fondo campo, in particolare manovra molto bene con il rovescio, spostando la palla con precisione e contenendo il palleggio di Andy Murray, andando verso la rete con continuità. Per contro, lo scozzese non è al meglio, soprattutto in risposta, dove raccoglie poco. E così, dopo una lunga prima fase di studio all’insegna dei servizi, sul 5 pari arriva il break, complice un errore da fondo campo gratuito di Murray e due colpi molto profondi di Raonic che gli procurano la palla break vincente.

INIZIA LA RIMONTA – Nel secondo set Raonic pare caricato dalla vittoria nel primo e Murray sempre più remissivo. Arriva così il secondo break in favore del canadese, che sul 2-1 si presenta al servizio: lo scozzese, a quel punto, ritrova orgoglio e soprattutto il bandolo tattico del match (era andato a rete fino ad allora solo 4 volte) e comincia ad aggredire il suo avversario. Così si procura una striscia di 8 punti consecutivi, e si issa poi, al successivo turno di servizio di Raonic sul 30-40, quando il canadese annulla palle break consecutive, con pesanti responsabilità di Murray che sbaglia un facile passante di rovescio dopo una incerta demi-volée del suo avversario.  Il match si mette sul piano della lotta, entrambi i giocatori hanno chance di allungare: Raonic sul 4 pari, 15-30 servizio Murray, sbaglia una demi-volée su un passante infingardo del padrone di casa. Ancora una game molto sofferto, l’undicesimo, con Raonic due volte sulla parità ma incapace di incidere sul servizio di Murray. Inevitabile il tiebreak, con lo scozzese che va subito avanti e si issa fino al 5-3 e servizio, quando perde un rocambolesco scambio ravvicinato a rete, complice un net “canadese”. Raonic ha la chance sul proprio servizio di procurarsi un match point, ma non riesce a sfruttarla, complice un rovescio incrociato di Murray molto profondo cui fa seguito una bella volée.

CAPUT RAONIC – Inizia il terzo set con Raonic al servizio e l’equilibrio che non si spezza, nonostante sia proprio il canadese ad avere più occasioni. È Murray il primo a traballare e a salvarsi solo ai vantaggi già nel secondo gioco, non prima di aver concesso due palle break al suo avversario. Fulmine a ciel sereno, che non sblocca il set. Raonic continua a non concedere nulla ma poi è lui il primo a cedere il servizio, mandando il suo avversario a servire per il match. Murray non sfrutta e concede l’immediato controbreak, facendo attestare il punteggio sul 5 pari. La tensione si inizia a tagliare con una lama, e nuovamente Raonic cede il break, in quello che era un game piuttosto decisivo. Raramente Murray sbaglia due volte, ma stavolta è così e tutto viene rimandato al tie-break. Continua la flessione al servizio del canadese, stranamente falloso e impreciso. Arrivano i primi match point: tre per Murray, che non concretizza nonostante uno su un servizio a proprio favore. Ne arriva anche uno per Raonic, che però non lo sfrutta. Al quarto in favore del britannico, il canadese cede l’ultimo fatale servizio, che chiude definitivamente l’incontro.

Alberto Maiale

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