Qualcosa comincia a muoversi nel circuito ATP. Non si può ancora parlare di ricambio generazionale ma finalmente qualche giovane comincia a farsi vivo, e a ottenere risultati degni di nota. Nella prima semifinale del Gerry Weber Open di Halle, infatti, l’idolo di casa Alexander Zverev ha messo a segno la vittoria più prestigiosa della sua carriera, contro il “padrone” del torneo Roger Federer. Certo, lo svizzero, come apparso evidente già a Stoccarda e come ovvio visto l’infortunio da cui ritorna, non era al meglio fisicamente, con difficoltà negli spostamenti e una condizione ottimale ancora da trovare. In ogni caso, il giovane tedesco ha dimostrato grande personalità, tirandosi fuori da situazioni complicate e reagendo poi alle occasioni sprecate.
I due si erano appena affrontati a Roma, dove le condizioni erano completamente diverse. Innanzitutto, la superficie, la terra rossa, su cui l’elvetico non si esprime certo come sui manti erbosi; e poi la condizione fisica, che era perfino peggiore di quella di oggi. In quell’occasione, eppure, a trionfare fu il 17 volte campione Slam, che uscì poi al turno successivo sconfitto da Dominic Thiem. Tutto ciò, insieme ad un Federer in miglioramento, facevano pensare ad un esito simile nell’incontro odierno. Quest’oggi però Zverev è riuscito ad imporre il proprio gioco, aggiudicandosi molti scambi da fondo campo con accelerazioni spettacolari e, aiutato da un ottimo servizio e dagli errori del suo avversario, è riuscito ad imporsi.
IL DOMINIO DEI SERVIZI- Il primo parziale si svolge interamente sulla scia dei turni di battuta. Nessuno dei due infatti riesce non solo ad issarsi fino a palla break, ma anche a raggiungere i vantaggi, ed entrambi mantengono un’alta percentuale di punti con la prima. La logica conclusione, dunque, è il tie-break. Inizialmente vi è uno scambio di mini-break, con l’elvetico che sbaglia malamente una palla corta, ma riceve poi in cambio il favore con un errore di rovescio. Nel momento più delicato, tuttavia, Federer commette altri due errori col rovescio, colpo che spesso la ha tradito quest’oggi, e concede così il set al suo giovane rivale.
ROGER SI SALVA E PORTA IL MATCH AL TERZO- Il copione è lo stesso anche nella prima parte della seconda frazione. I primi sei giochi scivolano via senza sussulti, mentre Zverev tiene botta e non concede alcuna chance ad un Federer determinato a rovesciare le sorti dell’incontro. Il primo momento di tensione arriva alla fine nell’ottavo game, quando il tedesco si trova in vantaggio per 4-3. La prima di servizio del campione di Basilea comincia a scricchiolare, e il suo avversario ne approfitta procurandosi le prime palle break del match. I grandi campioni sanno scagliare i colpi migliori quando più ne hanno bisogno, e Roger lo dimostra alla perfezione annullando entrambe le occasione a disposizione del ragazzo di Amburgo con un ace ad uscire. L’elvetico sa che questo è il momento buono per mettere a segno il contro sorpasso, e anche Zverev subisce la pressione trovandosi per la prima volta in difficoltà al servizio. Il tedesco offre a sua volta più palle break, ma anche lui, dimostrando tutto il suo carattere, si salva grazie al servizio, rispedendo al mittente l’assalto del vecchio campione. La svolta, però, è solo rimandata: dopo avere agevolmente tenuto il proprio turno di battuta, Federer si fa nuovamente pericoloso in risposta, e questa volta, dopo un rovescio lungolinea eccezionale, sigilla il break con un drop elegante. Zverev non può niente poco dopo, e si arrende con il punteggio di 7-5.
ZVEREV REAGISCE E CONQUISTA IL SUCCESSO- A questo punto, l’inerzia sembra completamente in favore dello svizzero,e tutti si aspettano la classica conclusione, con il campione che si tira fuori dai guai e mette a segno la zampata vincente. E il primo gioco del set decisivo sembra confermare questa sensazione: sprecata la ghiotta occasione, il tedesco si ritrova nuovamente ai vantaggi, e deve offrire una palla break già in apertura. Riesce a vanificare i tentativi del suo avversario, ma anche sull’uno pari Federer si issa sul 15-40. Qui, tuttavia, l’otto volte campione del torneo spreca qualche occasione, in particolare con il dritto, di chiudere, e non riesce a concretizzare. Il peggio è passato per “Sasha”, che appare rinvigorito dopo essersi trovato ad un passo dal baratro. A sorpresa, poi, nel sesto gioco il ragazzone tedesco, aiutato dai tanti errori di un nervoso Federer, strappa il servizio, e vola poco dopo sul 5-2. Questo break è quello decisivo, e sul 5-3 Zverev non ha nessun problema nel chiudere il match.
Quella di domani sarà la seconda finale in carriera per lui, dopo quella persa a Nizza, e questo successo, in più, gli permette di migliorare il proprio best ranking e di diventare, da Lunedì, il numero 28 del mondo.
FLORIAN MAYER “RISORGE” E STOPPA L’INARRESTABILE THIEM- Sarà una finale davvero sorprendente a decidere questa edizione di Halle. Nella seconda semifinale di giornata, infatti, erano opposti uno dei giocatori più in forma del momento, Dominic Thiem, e Florian Mayer, specialista della superficie. Il tedesco torna da un infortunio, ed è rientrato nel circuito solo da pochi mesi; l’austriaco Dominic, invece, ha appena trionfato a Stoccarda. L’esito sembra scontato. E invece, questa volta Mayer si è superato, rifilando un netto 6-3 6-4 al giovane rivale, forse stanco per le grandi fatiche di questa stagione, e tornando all’atto conclusivo di un torneo dopo cinque anni. Grande torneo dunque per Florian, che ha sfruttato al meglio la fortuna di passare direttamente ai quarti di finale, grazie al ritiro di Kei Nishikori, e ottiene un risultato molto importante, fondamentale per la classifica indipendentemente da come andrà domani.
I risultati:
A.Zverev b. [1]R.Federer 7-6(4) 5-7 6-3
F.Mayer b. [3]D.Thiem 6-3 6-4
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Una nuova generazione stà avanzando. Giusto così.
Peccato per thiem credo che sia stanco gioca troppo altrimenti oggi vinceva