È ancora troppo ampio il divario fra Alexander Zverev, classe 1997 e n. 3 del mondo, e Denis Shapovalov, due anni più giovane e n. 43 del Ranking Atp. Lo ha dimostrato la semifinale tra NextGen di oggi, terminata 6-4 6-1 in appena 58 minuti a favore del tedesco. “Shapo” è riuscito a tenere testa all’avversario per buona parte di un avvincente primo set, fino al 4-4 30-0. Da lì il tracollo, con troppi errori gratuiti da parte del canadese nato a Tel Aviv che hanno garantito il break a Zverev, il quale poi ha chiuso ai vantaggi il primo parziale.
Senza storia il secondo set: Sascha, paziente e implacabile, tiene testa all’attacco impulsivo e un po’ sgangherato di uno Shapovalov poco centrato, che in pochi minuti si ritrova sotto 4 a 0. Evita il bagel tenendo il successivo turno di servizio, a 0, per poi perdere i due game successivi e così l’incontro. Questa partita è emblematica per capire il diverso grado di maturità del più giovane dei fratelli Zverev, vincitore di due Master 1000 e abituato ai palcoscenici importanti, e di quello del 19enne talentuosissimo Denis, capace di un tennis prodigioso e frizzante (nella prima parte del primo set), ma soggetto anche a pericolosi tracolli psicologici e lunghi passaggi a vuoto. Il ragazzo si farà, anche se ha le spalle strette, per citare De Gregori. Il presente, per il momento, appartiene solo a Zverev, che domani si giocherà la quarta finale di un Master 1000 in carriera, dopo gli Internazionali Bnl d’Italia 2017 (vittoria in finale contro Novak Djokovic), la Rogers Cup 2017 (vittoria contro Roger Federer) e il Miami Open 2018 (sconfitta contro John Isner).
La finale di domani è forse la più equilibrata e interessante dell’anno. Un vero favorito non c’è, perché sia Zverev che Dominic Thiem sono in una forma pazzesca. Da un lato l’austriaco ha sconfitto Rafael Nadal sulla sua superficie (diventando il terzo giocatore della storia a batterlo per tre volte, dopo Djokovic e Federer) e poi oggi ha superato brillantemente la prova del nove sconfiggendo in due set il sudafricano Kevin Anderson; dall’altro Zverev, che per il momento sembra l’unica certezza NextGen e sulla carta l’unico, proprio insieme a Thiem, in grado di ostacolare Nadal nei rimanenti due tornei su terra rossa, Roma e Roland Garros. I precedenti dicono 4 a 1 per Thiem:
Entrambi i match disputati su terra rossa (a Monaco 2016 e al Roland Garros 2016) sono stati vinti dall’austriaco, ma sono poco probanti se si considerano i passi da gigante che Zverev ha fatto in questi ultimi due anni. La finale di Madrid non ha un favorito ed è tutta da giocare.
The sixth installment of the #Thiem vs #Zverev rivalry approaches.
* Their first in a Masters 1000 final
* Their fourth on a clay-court
* Thiem leads their H2H 4-1
* Thiem has won all three of their clay-court meetings to date #MMOpen— Abigail Johnson (@abigailtennis) May 12, 2018
Atp Madrid (Master 1000, terra rossa) – Semifinali:
A. Zverev b. D. Shapovalov 6-4 6-1
D. Thiem b. K. Anderson 6-4 6-2