Inizia a Miami il secondo Master 1000 di stagione . La Florida ospita uno dei tornei più faticosi del circuito; condizioni ambientali totalmente diverse dal solito: caldo umido e repentini cambiamenti meteorologici.
Eppure , come sempre, il lotto dei favoriti sembra ancora una volta restringersi ai soliti noti, i soliti quattro: Djokovic, Federer, Murray ed un Nadal che a Indian Wells ha dato chiari segnali di ritorno ad altissimi livelli.
Nulla di nuovo dunque, anzi. I numeri , le statistiche Atp ci raccontano il dominio assoluto dei Fab Four e ci dicono che questo dominio è datato e più che mai solido.
Negli ultimi 6 anni ben 49 dei 53 Master 1000 disputati sono stati appannaggio di uno dei quattro!
La frequenza delle vittorie è però mutata con l’andare del tempo, e non sorprende che oggi a guidare questa straordinaria classifica sia Nole con 22 titoli conquistati. Il campione serbo ha un vantaggio di ben dieci titoli sul secondo, ovvero Rafa . Il maiorchino è “fermo” a 12 titoli e precede Roger che ne vanta 8 , mentre Andy per ora ha conquistati 7 titoli.
Numeri straordinari per campioni che dominano il circuito e che stanno indubbiamente scrivendo pagine leggendarie di sport.
Alcuni elementi, poi, rimarcano ancor più il loro predominio ed in particolare due fattori : la difficoltà di trovare un vincitore diverso e il non avere almeno uno di loro in finale.
Bisogna risalire a Toronto 2014 per trovare un nome diverso nell’albo d’oro dei Master 1000; quel nome è Jo-Wilfried Tsonga . Inoltre in ben 28 dei 53 Master 1000 considerati almeno uno dei Fab Four è stato finalista.
Cosa attendersi allora per il futuro prossimo? Nessuno per il momento sembra in grado di insidiare il predominio dei Fab Four e , verosimilmente, si dovrà attendere a lungo prima che sulla scena del circuito e quindi dei prestigiosi Master irrompa qualcuno in grado di farlo.