Quella che si presentava come una domenica di magra tennistica, almeno nella sua prima parte, in realtà ha regalato molteplici sussulti digestivi ai superstiti delle libagioni pasquali. Le maggiori emozioni sono giunte dagli incontri più insospettabili, come ad esempio quella che vedeva contrapporsi Tomas Berdych e Steve Johnson. Dopo un primo set dominato dal ceco, la partita ha mutato radicalmente il senso di marcia, con lo statunitense in grado di sovrastare l’avversario senza essere in grado di sferrare il montante risolutore. Nel secondo set Berdych è costretto ad annullare ben sette palle break all’americano, riuscendo con mestiere e servizio a raggiungere il tie break: qui il numero 7 del mondo riesce a procurarsi un match point sul 6-5, prima di subire un parziale di tre punti consecutivi che rende giustizia alla supremazia di Johnson. In apertura di terzo set Berdych supera il momento più critico della sua partita, annullando altre due palle break che avrebbero proiettato Johnson per la prima volta in testa all’incontro. Scampato il pericolo, il ceco recupera nerbo e determinazione, strappando il servizio all’americano nel quarto gioco, custodendo il vantaggio acquisito fino al 6-3 conclusivo.
Match ancora più palpitante quello tra Nando Verdasco e Horacio Zeballos. L’argentino, ritrovatosi a sua insaputa nel tabellone principale grazie alla congestione che ha colpito Roger Federer, onora nel miglior modo possibile la raccomandazione ricevuta dalla dea bendata. Il numero 58 del mondo, dopo aver ceduto malamente il primo set per 6-1, ritrova le istruzioni per affrontare l’ondivago iberico, profittando pienamente di una delle immancabili eclissi del madrileno. Ottenuto il break in apertura di secondo set, Zeballos gestisce il vantaggio fino al 6-4. Il terzo set condensa la gran parte dei colpi di scena di questo match. L’argentino pare visibilmente provato fin dalle prime battute, sensazione legittimata da una decrescente mobilità, oltre alle sempre più numerose palle break concesse allo spagnolo. Verdasco però non concretizza nemmeno una delle quattro opportunità per piazzare l’allungo decisivo. Zeballos rimane aggrappato alla contesa fino al tie break, giungendovi logoro e claudicante. Verdasco si porta subito in vantaggio di un mini break, sciupando poco dopo il prezioso vantaggio con una condotta di gara dissennata: lo spagnolo, anzichè infierire su un avversario ormai in preda ai crampi, decide di abiurare alla logica, cercando vincenti da ogni posizione del campo. Grazie ad una serie di tre gratuiti consecutivi, Zeballos si ritrova nell’inimmaginabile condizione di poter servire per l’incontro. L’esausto argentino serve una prima esterna, proiettandosi a rete senza un reale costrutto, se non quello di abbreviare lo scambio, Verdasco sparacchia in corridoio il passante che prolunga la miracolosa permanenza a Miami di Horacio.
Nessun problema per Dominic Thiem e Richard Gasquet, rispettivamente opposti a Nishioka e Paire. L’austriaco rifila un duplice 6-2 al qualificato nipponico, mentre il francese disputa poco più di un allenamento contro un Paire in versione pre mestruale: 6-3 6-0 il risultato finale.
Questi i risultati:
ATP MASTER 1000 MIAMI
D.Thiem- Y.Nishioka- 6-2 6-2
T.Berdych- S.Johnson- 6-3 6-7(6) 6-3
D.Goffin- V.Troicki- 6-1 6-1
H.Zeballos- N.Verdasco- 1-6 6-4 7-6(4)
R.Gasquet- B.Paire- 6-3 6-0
0 comments
Eroico Zeballos…